Giuliano de' Medici duca di Nemours. ritratto d'uomo
statua
1524 - 1534
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
1475/ 1564
Montorsoli Giovanni Angelo (1507 Ca./ 1563)
1507 ca./ 1563
Personaggi: Giuliano de' Medici duca di Nemours. Abbigliamento: corazza; calzari. Oggetti: bastone della Chiesa; drappo; monete. Decorazioni: mascheroni
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
marmo di Carrara/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
Montorsoli Giovanni Angelo (1507 Ca./ 1563)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Cappelle Medicee
- LOCALIZZAZIONE Cappelle Medicee
- INDIRIZZO Piazza di Madonna degli Aldobrandini, 6, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per le notizie storico-critiche e il significato iconologico generale della Sagrestia Nuova e delle tombe dei duchi si rinvia alla scheda 0900281335-0. La figura di Giuliano siede su uno sgabello: il busto è lievemente in diagonale e la testa ruotata verso l’ingresso, la mano destra poggia sul bastone del comando mentre l’altra stringe delle monete; le gambe in posizione sfalsata suggeriscono l’intenzione di alzarsi evocando la medesima impostazione del Mosè di San Pietro in Vincoli e del profeta Gioele della Sistina. In veste di capitano delle truppe pontificie (fu eletto nel gennaio del 1515 “capitano generale della Chiesa”, cfr. Mozzati in Splendore 2013, p. 304) Giuliano indossa un’aderentissima corazza all’antica minuziosamente scolpita fin nei minimi dettagli, così come nella tunica e nei vari finimenti. Lo sguardo è concentrato e l’espressione è di assoluta fierezza. Tutta la figura emana una forte prestanza fisica unita ad un dinamismo latente. Come per Lorenzo, la statua di Giuliano non riprende fedelmente le fattezze del duca, ma rappresenta, per mezzo degli attributi soprascritti e della posizione, un ideale che va al di là del personaggio, ovvero quello della "vita attiva". Non tutti gli studiosi sono però d'accordo con questa interpretazione: il Bocchi e il Cinelli ritengono che rappresenti la 'Vigilanza', il Tolnay sottolinea che la statua da' un'idea di pacatezza, e che quindi l'opera sembra simboleggiare, nel contesto generale, la calma delle anime trapassate. I particolari della corazza sono stati attribuiti dalla maggioranza della critica al Montorsoli, e a lui devono essere ascritti anche i due tagli della base che fanno sporgere i piedi della figura davanti e lateralmente, espediente che vorrebbe accentuare l'impressione prospettica e che senza dubbio non corrisponde alla tecnica michelangiolesca. Una collaborazione del Montorsoli nei due monumenti, e in particolare nelle statue dei duchi, è ricordata da Vasari e da una lettera di Sebastiano del Piombo a Michelangelo dove lo scultore è ricordato in opera sulla figura del duca Giuliano (cfr. Nelson 2017, p. 473; Chong, p. 7 e Principi, pp. 13, 18 in The Sculpture of Giovan ... 2018). La Ferretti (in Splendore 2013, p. 300) ricorda un disegno murale raffigurante la parte inferiore di Giuliano che la Elam attribuiva al Montorsoli. I disegni preparatori, cfr. De Tolnay C., 1948, v. III, pp. 155 e ss., e quattro disegni del Tintoretto (ora conservati a Oxford, Christ Church College, L1 r. e v., L2 r. e v.) ci mostrano quale probabilmente era l'idea originale di Michelangelo per questa statua: sono stati eseguiti forse da un modello preparatorio di mano del Buonarroti, perché la figura è nuda e seduta col torso più girato verso sinistra rispetto all'esecuzione finale, e il piede appoggia su un oggetto in seguito eliminato. Non è però provato che Tintoretto abbia ripreso un modello michelangiolesco: potrebbe essersi trattato di una copia di metà secolo XVI (secondo alcuni studiosi l'eccessiva muscolatura del duca Giuliano e la posa delle gambe sembrano confermarlo); i disegni sono tuttavia importanti per capire la genesi ideativa della scultura. Sono state anche notate influenze antiche: l'armatura ricorda ad esempio quelle romane, mentre secondo Steinmann Michelangelo avrebbe ripreso i rilievi bizantini della facciata di S. Marco a Venezia. In occasione di un recente restauro (2013-2020), la statua è stata sottoposta ad un intervento di pulitura che ha consentito la rimozione dei depositi coerenti e incoerenti e delle molte macchie presenti sulle superfici lapidee, conferendo ad esse nuova leggibilità e permettendo una migliore comprensione della tecnica esecutiva di Michelangelo (Kermes 2021, pp. 65-66)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281335-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Cappelle Medicee
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Cappelle Medicee
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0