Michelangelo e la Sagrestia Nuova in Firenze
Presso la splendida basilica di San Lorenzo in Firenze, sono custodite le cappelle funebri costruite dalla famiglia de’ Medici per la sepoltura dei membri della loro famiglia. Si tratta di alcuni ambienti sfarzosamente decorati, ricchi di marmi preziosi e sculture conosciute in tutto il mondo: l'archivio fotografico dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione conserva alcune splendide immagini realizzate dalle più importanti ditte fotografiche italiane - come ad esempio Brogi, Anderson e Alinari - restituendo dei documenti visivi di straordinaria bellezza e poesia.
Fondo MPI, Archivi Fotografici ICCD
Fratelli Alinari, Firenze - Basilica di S. Lorenzo, Sagrestia Nuova, Tomba di Lorenzo de' Medici, personificazione dell'Aurora, volto part., MPI6045113
La Basilica di San Lorenzo è una delle chiese più antiche e importanti di Firenze; con la sua facciata incompleta, ha molto da raccontare: fondata nel IV secolo dal vescovo S. Ambrogio, nel corso del tempo ha subito modifiche e ampliamenti. Da sempre posta sotto la protezione dei signori fiorentini, nonché al governo stesso della città, solamente con l’entrata in scena della famiglia de’Medici tornò ad essere protagonista di una serie di notevoli interventi architettonici e artistici. Sarà proprio Giovanni di Bicci de’ Medici (1360 – 1429) – fondatore del Banco mediceo – ad occuparsi della costruzione di una nuova sagrestia, voluta fortemente per ampliare la basilica. I lavori per l’innalzamento dell’ambiente furono affidati a Filippo Brunelleschi (1377 – 1446) – in quegli stessi anni impegnato nel cantiere della cupola di Santa Maria del Fiore – che progettò uno spazio assolutamente innovativo, posto all’estremità sinistra del transetto della chiesa, conosciuto con il nome di “Sagrestia Vecchia” per differenziarla da quella realizzata in seguito da Michelangelo.
Successivamente, saranno numerosi gli eredi di Giovanni de’ Medici ad occuparsi nel corso della loro vita della basilica – ormai legata alla più potente famiglia fiorentina – da Cosimo a Piero De’ Medici, per arrivare fino alle commissioni di Lorenzo il Magnifico. Con la morte di papa Giulio II della Rovere (1443 – 1513), fu eletto al soglio pontificio un rappresentante della famiglia de’ Medici, Leone X (1475 – 1521), che fin da subito si preoccupò di ristabilire la supremazia della famiglia de’ Medici nella città dopo l’esilio, portando a compimento la fabbrica della basilica di San Lorenzo e affidando l’incarico a Michelangelo.
Il grande artista toscano, grazie a questa commissione ebbe l’opportunità di tornare a Firenze dopo il soggiorno romano, in cui era stato impegnato nel complicato e travagliato progetto della tomba di papa Giulio II. Nel 1516 infatti, si occupò inizialmente della facciata della chiesa di San Lorenzo, cercando di completarla integrando e studiando la primitiva struttura ideata dal Brunelleschi. Il progetto di Michelangelo non fu portato a termine e venne definitivamente lasciato andare nel 1519, quando papa Leone X Medici decise di finanziare la costruzione di una nuova cappella di famiglia, per accogliere i resti mortali del fratello Giuliano De’ Medici duca di Nemours (1479 – 1516) e il nipote Lorenzo di Piero De’ Medici duca di Urbino (1493 – 1513): in questo luogo suggestivo, Michelangelo realizzò un capolavoro architettonico ovunque conosciuto, noto con il nome di “Sagrestia Nuova”, ricco di sculture stupefacenti interconnesse con l’ambiente che le circonda.
BibliografiaEmanuela Ferretti - Tommaso Mozzati, I Capitani, Michelangelo e la Sagrestia Nuova, Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Museo delle Cappelle Medicee, 26 marzo 2013 - 6 ottobre 2013), Livorno, 2013 , pp. 295 - 309