decorazione plastico-pittorica, elemento d'insieme di Giulio Romano, Anselmo Guazzi (attribuito), Andrea Conti (attribuito), Conti Biagio (attribuito) (secondo quarto sec. XVI)

decorazione plastico-pittorica 1536 - 1537
Andrea Conti (attribuito)
notizie 1528/ 1538 ca
Conti Biagio (attribuito)
notizie 1528/ 1538 ca

Apparato plastico-pittorico costituente il telaio architettonico di undici dipinti su tela collocati alle pareti del camerino

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura a stampo
    stucco/ doratura
    stucco/ modellatura
    stucco/ pittura
  • MISURE Altezza: 1,70 m
    Lunghezza: 6,90 m
    Larghezza: 4,95 m
  • ATTRIBUZIONI Giulio Romano (1499 Ca./ 1546): disegnatore
    Anselmo Guazzi (attribuito): decoratore
    Andrea Conti (attribuito): scultore
    Conti Biagio (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 24/ Camerino dei Cesari
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il registro superiore delle pareti presenta un apparato decorativo plastico-pittorico ideato e realizzato in vista della collocazione, al suo interno, degli undici ritratti di imperatori di Tiziano. Il telaio architettonico entro il quale si disponevano i quadri è costituito dalle singole cornici dei dipinti, ornate da motivo a treccia e al di sopra delle quali corre un profilo continuo con file di perline e baccellature, alle quali si alternano quattro nicchie su ciascuna delle pareti lunghe e quattro lesene su ciascuna delle pareti brevi. Le nicchie, di cui quelle sulla parete est di larghezza minore alle opposte, furono destinate fin da progetto originale a ospitare piccole sculture: in base alle copie grafiche del camerino realizzate da Ippolito Andreasi, alcune di esse – una Venere, un Paride, un Ercole e un figura femminile nuda – sono state riconosciute dalla critica, mentre una quinta è stata identificata in un bronzetto raffigurante “Giovane in cammino” della cerchia di Andrea Sansovino, oggi conservato a Vienna (Kunsthistorisches Museum) e probabilmente collocato in origine nella seconda nicchia della parete occidentale. Le nicchie presentano un catino a valva, sono attorniate da rilievi in stucco su fondo scuro e decorate al loro interno e lungo i bordi da motivi a racemi dipinti su fondo bianco; le lesene sulle pareti brevi, bordate da profilo con motivo a corda e ornate da motivi a grottesche dipinti su fondo bianco, presentano tre piccole cornici interne, di cui due alle estremità e una centrale, composte da segmenti ricurvi e ospitanti piccoli stucchi bianchi su fondo scuro. Sopra la finestra della parete orientale un pannello rettangolare reca girali vegetali su fondo bianco, in analogia con la decorazione pittorica delle altre componenti. I motivi a racemi e grottesche dipinti sono attribuiti ad Anselmo Guazzi mentre l'esecuzione degli stucchi, ispirati a modelli numismatici e glittici classici, è da taluni assegnata ai fratelli Andrea e Biagio Conti. Nel 1926 ca. le parti in stucco dell'apparato furono restaurate da Umberto Filippini, mentre il decoratore Aldo Fiozzi fu incaricato del restauro pittorico delle grottesche
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267709-3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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