Agnus Dei

sportello di tabernacolo, post 1781 - ante 1782

sportello di tabernacolo

  • OGGETTO sportello di tabernacolo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ doratura/ cesellatura
  • MISURE Altezza: 62
    Larghezza: 30
  • ATTRIBUZIONI Filiberti Pietro (notizie 1762-1811): disegnatore/esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera in esame è costituita da due sportelli: quello esterno, centinato, presenta ad alto rilievo su una base di nubi, l'Agnello mistico sul libro dei sette sigilli e il labaro trionfante circondato da raggi lanceolati che raggiungono l'elegante incorniciatura tipicamente "filibertiana". Quello interno è liscio con incisa la data: "SANCTI ROSARII FESTO 1958". Lo sportello e la croce al centro del paliotto sono le uniche opere superstiti della ricca decorazione bronzea dell'altare maggiore per la quale il P. M. Alessandri, Provinciale dei Domenicani, il 7 aprile 1781 incarica Pietro Filiberti dell'esecuzione di "doi cornisoni di Bronzo adorati ad ultima perfezione incorniciati (?)... a norma del disegno, con la porticella del tabernacolo, capitelli e base delle colonne della custodia e Croce del parapetto per il prezzo di lire millequattrocento" (A. S. B., Fondo Istituiti Educativi, Busta 7, vol. 2, Fasc. 1-14) opere eseguite probabilmente entro l'ottobre del 1781, come stabiliva il contratto, e sicuramente prima del 19 gennaio 1782 quando l'altare e la chiesa vengono consacrati dal vescovo Giovanni Paolo Dolfin. In un Inventario del 1862 si legge: "Altar Maggiore di marmo Carrara con specchio di diaspro cornici in bronzo dorato con portina doppia al tabernacolo, la prima di getto cesellata portante l'agnello seduto sul libro con due cherubini sul romanato, l'occhio divino di bronzo dorato" (A. C. B. Fabbriceria S. Bartolomeo). Nel dettagliato contratto di allogazione non si parla di doppia porta, dei due cherubini, dell'occhio divino. Quindi prima del 1862 l'altare è stato trasformato; l'attuale sportello interno è quello ottocentesco con la semplice aggiunta dell'iscrizione? L'autore dell'opera Pietro Filiberti "q. Felice, orefice bresciano (... 24 maggio 1762-5 giugno 1811)" è il più noto di una famiglia di orefici, orologiai, commercianti e restauratori d'oro e d'argento. Ha bottega a Bergamo e il 31 maggio 1811 dichiara alla Municipalità (in base al Decreto del 25 dicembre 1810) "di voler continuare l'attività di Fabbricatore di manifatture d'oro e d'argento in Borgo S. Leonardo contrada di Prato 1068. Consegna il simbolo di Maria con le lettere P. F. (B. C. B.). Lavora a Bergamo in Duomo (Reliquario ad ostensorio, 1762) per la beatificazione del vescovo Gregorio Parabiago, in S. Caterina (Turibolo e navicella, 1775) e nel bergamasco (Somendanna, Cologno), in S. Bartolomeo nel 1802 realizza lo sportello del tabernacolo della cappella della Madonna del Rosario. Le sue opere erano diffusissime e tanto caratterizzate da dare vita al cosiddetto "stile Filiberti", linguaggio comune a numerosi artigiani bergamaschi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300202237-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sportello interno - SANCTI ROSARII FESTO 1958 - Scuola del Rosario - lettere capitali/ numeri arabi - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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