Ritratto di Elisabetta Farnese
Il personaggio è rappresentato stante, a tre quarti di figura. Il corpo è dipinto quasi frontale, il viso di tre quarti, con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con i capelli in varie sfumature di grigio, con riccioli intorno alla nuca e un ricco diadema con gioielli, perle e nastro. Alcuni boccoli discendono oltre le spalle. Indossa un abito con scollo quadrato, profilato di pelliccia e pizzo. Lo stesso motivo si ripete sulle maniche engageants e ornate, all’altezza dei gomiti di un gioiello cucito con brillanti e pietre preziose. Lo stesso decoro si ripete sul corpetto, all’altezza del punto vita e nella sopra gonna del panier, profilata di pelliccia. Su una spalla poggia un manto ricamato e foderato di ermellino, trattenuto per un lembo dalla mano sinistra. Il braccio destro è appoggiato su una mensola sulla quale, in secondo piano, si scorge una corona chiusa. Un tendaggio, appena leggibile, fa da quinta alla scena. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Battuta Liscia; fasce modanate
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 105.5 cm
Larghezza: 79.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
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ATTRIBUZIONI
Clementi Maria Giovanna Battista Detta La Clementina (1690/ 1761): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura la regina di Spagna Elisabetta Farnese (Parma, 1692-Aranjuez, 1766), seconda moglie di Filippo V di Borbone (1683-1746) con cui contrasse le nozze nel 1714. Figlia di Edoardo II, duca di Parma e Piacenza, e di Dorotea Sofia di Neuburg, fu personalità di grande determinazione e ambizione che non solo influì sulle scelte di governo della corona iberica, ma anche sulla politica europea della prima metà del XVIII secolo. Il figlio primogenito, Carlo, fu prima re di Napoli e Sicilia e poi re di Spagna; il secondogenito, Filippo, divenne duca di Parma e Piacenza, mentre le numerose figlie andarono in spose ai principali sovrani europei. L’ultimogenita, Maria Antonia Ferdinanda (1729-1785), fu moglie dal 1750 di Vittorio Amedeo III di Savoia. La tela fa parte di un gruppo di dipinti rappresentanti i sovrani e i principi di Spagna della dinastia dei Borbone, originariamente sette e rinvenuti sino ad oggi in numero di cinque, eseguiti dalla pittrice di corte Maria Giovanna Battista Clementi detta la Clementina tra il 1726 e il 1727 per dotarne le residenze sabaude. Oltre al dipinto in oggetto, si conserva a Racconigi anche la tela raffigurante la figlia Maria Anna Vittoria, mentre si trovano in Palazzo Reale a Torino i ritratti di Filippo V (scheda OA 01/00201895) e dell’infante Carlo Sebastiano (scheda 0100202472). E’ stata invece trasferita nel Palazzo Reale di Genova la tela che rappresenta l’infante Filippo (L. Leoncini, Museo di Palazzo Reale di Genova. I dipinti del Grande Appartamento Reale, in Luca Leoncini, Museo di Palazzo Reale di Genova, 2008-2012, vol. I, Milano, pp. 218-219). Come si evince dalle iscrizioni presenti sul retro della tela e dalle numerose indicazioni inventariali, il dipinto in esame venne trasferito dal castello di Moncalieri nel 1903. L’opera, firmata sul retro (sebbene si tratti di una trascrizione seguente ad un rintelo), analogamente alle altre tele del gruppo, risulta essere una replica, con varianti per quanto riguarda lo sfondo, qui semplificato, e il taglio della figura, qui ridotto, dei ritratti della famiglia reale eseguiti a Madrid dal pittore di Filippo V di Borbone Jean Ranc (Montpellier, 1674-Madrid, 1735) negli anni Venti del Settecento. Allievo di Hyacinthe Rigaud, riuscì a soddisfare le esigenze del sovrano che sempre preferì l’indirizzo aulico e attento alla resa del dettaglio della ritrattistica francese, come si può evincere anche dalla assai fedele riproduzione in oggetto, nonostante una certa semplificazione nella resa dei volti. L’opera originale fu ideata quale immagine ufficiale della sovrana, come evidenziato dall’esibizione degli attributi della regalità, mantello e corona, e dalla ricchezza dell’abito e dell’acconciatura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399454
- NUMERO D'INVENTARIO R 1188
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in alto, a sinistra - R 1188 (giallo) - capitale, corsivo alto-basso - a matita - francese/ latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0