putto con cane

orologio da mensola, ca 1850 - ca 1850
Hottot (attivo Seconda Metà Sec. Xix)
attivo seconda metà sec. XIX
Molfino (attivo Sec. Xix)
attivo sec. XIX

Sopra il quadrante siede un amorino che volta le spalle ad un cane in atto di fare un salto. Ai lati del quadrante due ghirlande di fiori che scendono sul basamento a forma di tronco di colonna scannellata sostenuto da tre piedini quadrangolari. L'orologio poggia su di una base in legno intagliato, sagomato e dorato e con il piano ricoperto di velluto rosso.Montaggio: bronzi avvitati e in parte saldati.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti.Movimento: tipo Parigi, diametro 81 mm. Scappamento ad ancora larga del tipo ancre en toit. Manca il pendolo. Sospensione a molla con regolazione comandata attraverso la lunetta. Forchetta con punte a invito. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    legno/ doratura/ sagomatura
    SMALTO
    velluto
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Japy Frères (1777/ Post 1879): orologiaio
    Hottot (attivo Seconda Metà Sec. Xix): fornitore
    Molfino (attivo Sec. Xix)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione rimanda ai repertorio dei bronzisti Luigi XVI, tornati in auge intorno alla metà del XIX secolo, aggiungendo una grazia frivola che si poteva ricavare dai soggetti della pittura di genere. Nel 1880 era collocata nella sala di ricevimento del "Quartiere dei R. Principi" ed era munita di campana di vetro e zoccolo, poi scartati nel 1901 con bolletta n. 186. Sempre in questa data risulta affiancata da due candelieri, trasferiti poi al Palazzo del Quirinale a Roma nel 1882 con bolletta n. 37 (cfr. E. Colle, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 102, p. 276).Secondo quanto riportato da Giuseppe Brusa i fratelli Japy costruirono il movimento grezzo, gli Hottot lo rifinirono e i Molfino lo vendettero ai Savoia (cfr. G. Brusa, in Ibid.). A Palazzo Reale esiste un'altro orologio fornito da Molfino anni prima, quando nel punzone non era ancora presente il figlio (cfr. inv. 1966, n. 6842)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216024
  • NUMERO D'INVENTARIO 6834
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul retro dell'orologio - DC 2513 - numeri arabi - a pennello blu -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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