putto con capra

orologio da mensola, ca 1850 - ca 1850
Hottot (attivo Seconda Metà Sec. Xix)
attivo seconda metà sec. XIX

Al centro in alto sotto colombe il quadrante circondato da scartocci e volute di foglie da cui si dipartono ghirlande di fiori. Sotto un putto tiene sollevato in mano un grappolo d'uva sopra una capra. Il basamento è formano da ampie volute.Montaggio: bronzi avvitati.Quadrante in ottone dorato e sbalzato con 12 placchette in smalto a trapezi convergenti con gli angoli in alto arrotondati e con le ore in numeri romani in blu. Nessuna indicazione per i minuti. Lancette d'acciaio traforato e brunito, a trifoglio.Movimento: tipo Parigi, diametro 90 mm. Scappamento ad ancora piccola. Manca il pendolo. Sospensione a molla regolabile attraverso il quadrante. Forchetta con punte a invito. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA acciaio/ brunitura/ traforo
    bronzo/ doratura
    ottone/ doratura/ sbalzo
    SMALTO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parigina
  • ATTRIBUZIONI Hottot (attivo Seconda Metà Sec. Xix): orologiaio
    Japy Frères (1777/ Post 1879)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio si trovava originariamente tra gli arredi della Palazzina di Caccia di Stupinigi da dove fu inviato, nel 1922, a Palazzo Reale (Bolletta di carico n. 71, 2 agosto 1922). La rielaborazione di motivi rocailles delle decorazioni francesi del XVIII secolo, porta Enrico Colle datare l'opera alla metà dell'Ottocento (cfr. E. Colle, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 94, p. 266).Il punzone di Hottot è presente in vari orologi delle residenze sabaude; in tutti i casi tranne in un orologio conservato al castello ducale di Agliè (inv. 285) compare insieme a quello di Japy Frères.. Farret era un noto orologiaio parigino attivo nello stesso periodo; il fatto però che il suo nome compaia sul collare della lunetta, fa pensare a Giuseppe Brusa che il suo intervento riguardi solo il quadrante (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216023
  • NUMERO D'INVENTARIO 4023
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sulla voluta anteriore destra della base - 8169 DC - numeri arabi - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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