Catalogo generale dei Beni culturali, Beni Culturali Standard (BCS)
Fermo immagine, tecnica di plissettatura a cartone (XXI), Toscana, FI, Firenze, ICCD_MODI_3104288685441

In questa selezione di MODI-AEI sono rappresentate alcune tecniche di lavorazione del vetro, della pelle e della stoffa.

 

Di particolare interesse è la produzione di corde armoniche di budello realizzata a Salle, un piccolo centro dell’entroterra pescarese, la cui principale attività economica, la pastorizia ovina, ha stimolato lo sviluppo di questa peculiare lavorazione artigianale, nota e apprezzata a livello nazionale e internazionale. Anche se mancano notizie certe sulle sue origini, secondo le fonti archivistiche già nel XVIII secolo tale produzione era economicamente rilevante: dal Catasto onciario del 1746, infatti, risulta che su cento capifamiglia erano presenti trenta cordai e un commerciante di corde di budello. La lavorazione delle corde armoniche, infatti, era principalmente a conduzione familiare, realizzata a mano nella bottega di famiglia: tutti i componenti del nucleo familiare lavoravano le corde e ogni membro della famiglia si specializzava in una delle tante fasi di lavorazione. Nel corso del XIX e del XX secolo, con la crisi della pastorizia e la conseguente scarsità di materia prima, molti cordai emigrarono, soprattutto a Napoli e Roma, dove poterono continuare a svolgere la propria attività grazie alla frequente organizzazione di concerti. Tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, con l’incremento del mercato musicale, diversi laboratori sallesi ripresero la produzione di corde armoniche; attualmente ne è in attività solo uno, che segue rigorosamente tutti i passi del processo di produzione originario. Nel 2013 è stato inaugurato il Museo delle corde armoniche di Salle.

Bibliografia

Battaglia Katja, Una piccola grande arte sallese. La produzione di corde armoniche, Pescara, 2014 , p.

Lebole Maria Pilar, L’arte di piegare la carta. Incontro con Marco Viviani, Osservatorio dei Mestieri d’Arte, n. 21, Febbraio, 2010 , p. 6

Mallarini Anselmo, L’arte vetraria altarese, Albenga, 1995 , p.