Chiesa di Aurio a Surbo

Chiesa di Santa Maria d'Aurìo, Chiesa di Santa Maria del Popolo
a cura di Sara Rutigliano, Veronica Santoni, pubblicato il 15/04/2022

Lupiae, Chiesa Santa Maria d'Aurio Lecce, 26 febbraio 2011 Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0, Per maggiori informazioni sulle licenze aperte consultare il sito: https://creativecommons.org/.
Lupiae, Chiesa Santa Maria d'Aurio Lecce, 26 febbraio 2011

dal Catalogo

La storia della Chiesa di Aurio a Surbo risale al XII secolo, il suo nome Darío deriva dal termine di origine greca, Layrìon, ovvero piccolo cenobio.

La Chiesa è l’unica testimonianza pervenuta del Casale Aurium, uno dei beni che Tancredi d’Altavilla nel 1180 donò al Monastero dei SS. Nicolò e Cataldo di Lecce e alla comunità benedettina ivi insediata, come testimonia la “Cartha fundationis et donationis“del 1180.

Il piccolo edificio ha una facciata a capanna, decorata con archetti pensili che si ripetono anche lateralmente. Il portale è sormontato da una lunetta ed è fiancheggiato da dueleoni stilofori.

All’interno la chiesetta è divisa in tre navate archi acuti sorretti da otto colonne con capitelli a motivo vegetale. Le navate terminano internamente con tre absidi, quella centrale ospita il simulacro della Madonna.

Il prospetto posteriore liscio della chiesa, che cela la divisione interna in tre absidi, presenta sulla sommità un piccolo campanile a vela.

Nel 1971 la Chiesa fu donata all’Amministrazione Provinciale di Lecce. Un primo importante restauro è stato concluso nel 1977 che ha interessato il consolidamento e il ripristino delle strutture murarie, degli infissi, la copertura a tetto con capriate lignee e la pavimentazione in pietra locale e al 2006 risale invece il restauro conservativo dell’edificio fatto eseguire dalla stessa Provincia di Lecce.

Restano poche tracce degli affreschi che decoravano le pareti interne della Chiesetta, di rilievo sono i resti di una Madonna col Bambino databile agli inizi del XV secolo.

Di grande pregio si segnala il polittico ligneo eseguito da Antonio Vivarini, conservato nella Chiesa di Aurìo a Surbo fino al 1928, costituito originariamente da sette pannelli, quattro dei quali oggi perduti. Il pannello centrale raffigurante la Vergine con Bambino e i due laterali raffiguranti San Benedetto e Santa Scolastica, attualmente sono visibili presso la Pinacoteca “Corrado Giaquinto” di Bari.

Cliccando è possibile visualizzare tutte le schede dall’Archivio storico delle schede di catalogo dell’ICCD Cliccando è possibile visualizzare tutte le schede dall’Archivio storico delle schede di catalogo dell’ICCD

Bibliografia

Landriscina S., La chiesa di Santa Maria d’Aurìo nel territorio di Lecce, Il delfino e la mezzaluna Studi della Fondazione Terra d'Otranto, agosto 2016, anno IV, nn 4-5, Nardò (LE), 2016

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