Palazzo Chiablese

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  • DESCRIZIONE Già dimora di Bernardino di Savoia, monsignor di Racconigi, l’edificio dal 1585 torna in possesso del duca Carlo Emanuele I (1562-1630) che lo fa ristrutturare sotto la direzione dell’architetto e ingegnere militare Ascanio Vitozzi (1539-1615). Nella prima metà del Seicento è residenza del cardinale Maurizio di Savoia (1593-1657) e della consorte Ludovica, figlia di Vittorio Amedeo I (1587-1637). Situato tra Palazzo Reale e la chiesa di San Lorenzo, all’interno della cosiddetta “zona di comando” (parte del centro di Torino destinata ad accogliere le sedi rappresentative e amministrative del potere sabaudo), Palazzo Chiablese acquisisce un'unitarietà architettonica a partire dal 1753, quando Carlo Emanuele III (1701-1773) affida al Primo Architetto Regio Benedetto Alfieri (1699-1767) il progetto per la totale riplasmazione della residenza destinata al figlio Benedetto Maurizio, duca del Chiablese. I lavori, che hanno come obiettivo la trasformazione dell’intero isolato Pagina 2 di 4 compreso tra piazza San Giovanni, piazza Reale, via Palazzo di Città e via XX Settembre – l’edificio era infatti inizialmente costituito soltanto da un corpo di fabbrica su piazza San Giovanni e da una testata su piazza Reale – si protraggono fino alla morte di Alfieri (1767) e vengono conclusi verso il 1770 dall’architetto civile Giuseppe Battista Piacenza (1735-1818)
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dal catalogo

DOVE SI TROVA

indirizzo piazza San Giovanni, 2 (TO), Piemonte