FESTONI CON FIORI

ZOCCOLO, 1766 - 1767

Lo zoccolo riveste tutte le pareti dell'ambiente, compresi gli spazi sottofinestra e gli angoli dalla forma concava. Racchiude dipinti ad olio su tela applicata su tavola in specchiature dalle larghezze variabili, che si alternano a pilastrini, raffiguranti festoni di fiori. La struttura presenta negli spazi a metà tra ogni pannello decorativo un decoro a foglia con ovolo al centro e due cornici, superiore e inferiore, intagliate con ornati vegetali

  • OGGETTO ZOCCOLO
  • ATTRIBUZIONI Rapous Michele Antonio (1733/1819)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La specchiatura fotografata (misure: h. 40 x 72) è stata oggetto di un saggio di pulitura che ha riportato alla luce sotto l'attuale cromia grigia nel fondo della struttura l'originario strato giallo e nelle specchiature il verde chiaro. Gli inventari storici, finalizzati alla ricognizione del patrimonio mobile, non censiscono gli arredi fissi come gli scuri di finestra e lo zoccolo dipinti in pendant con il paracamino registrato nella sala fin dal 1781 ("Appartamento Di S.A.R. la Signora Duchessa. Galleria ... 252 Un Contrafornello dipinto a fiori con sua cornice di Legno intagliata, e dorata, e Zoccolo colorito di giallo con sua guernitura compita per il fornello, tutta di ferro, e ornata di bronzo dorato"). Il ricco apparato decorativo originario dell'ambiente, già Galleria e nel tardo Ottocento trasformato insieme ai locali adiacenti in una camera da letto con alcova, è andato in parte perduto a causa delle bombe incendiarie cadute su quest'ala del Palazzo nel 1943. La camera da letto risulta in uso alla Duchessa Isabella di Baviera (1863-1924), moglie dal 1883 di Tommaso (1854-1931), duca di Genova, figlio di Ferdinando ed Elisabetta di Sassonia. La decorazione pittorica è da riferire Michele Antonio Rapous (Torino 1733 - ivi 1819), documentato da cinque pagamenti per aver dipinto "ornati a fiori", "a fiori e frutti", "ghirlande, cascate" su sovrapporte, paracamini e pannelli allestiti nell'allora galleria, nella cappella e nel gabinetto attigui negli anni 1766-67 (cfr. A. Baudi di Vesme, "Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo", Torino 1968, v. III pp. 895-896). Il pittore è noto per una vasta produzione di opere commissionate dalla Casa Savoia e dal Duca del Chiablese, prevalentemente di soggetto floreale, in parte derivate da Anna Caterina Gili, e nature morte con sfondi di paesaggi e architetture (cfr. L. Mallè, "Stupinigi. Un capolavoro del Settecento europeo tra barocchetto e classicismo", Torino 1968, pp. 485-486). Nella Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte si conserva una documentazione fotografica storica che ritrae le due sovrapporte con fiori un tempo presenti nella galleria e gli ambienti distrutti durante la seconda guerra mondiale (neg. 3214 n. 2491 databile a prima del 1942; neg. 3253 n. 2532 anteriore al 1942; neg. 6544 n. 2943 anteriore al 1948; neg. 3256 n. 2533 ante 1942)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211295
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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