figure allegoriche femminili/ Ss. Concezione

decorazione pittorica, 1774 - 1774

La cappella si presenta interamente decorata a quadrature e figure. Nella parte inferiore della stanza, poggiate a colonne binate si trovano le figure allegoriche della "Fede", della "Speranza" e della "Carità". Sull'altare un chiaroscuro con la rappresentazione del martirio di Efeso e Potito, che sembra un pò sciupato dai restauri. Nella fascia superiore, al di sopra della ricca quadratura, (attribuibile a Francesco prima che cadesse dal palco) con architravi, grossa trabeazione, puttini inseriti sui timpani, si apre il tondo affrescato da Giuseppe. L'affresco della volta rappresenta l'Immacolata Concezione mentre un angelo offre a S. Ranieri la chiesa pisana. La cappella sull'arco d'ingresso reca la data degli affreschi 1744

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Melani Giuseppe (1673/ 1747)
    Melani Francesco (1675/ 1742)
    Donati Jacopo (notizie Dal 1742/ 1766)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di questa cappella P. Titi nel 1751, (p. 89) dice:" è da vedere la bellissima e magnifica cappella; è stata fare dal vivente Monsignor Francesco Salvatico, De' Conti Guidi, nobile volterrano, degnissimo Arcivescovo di questa città quale ha fatto per se, e per tutti i posteri una memoria degna della sua pietà, e del suo genio aver fatto fate dalli due fratelli Melani la detta cappella quali per servire un degno prelato fecero vedere in questa loro opera fino a che segno arrivasse il loro sapere, ed il loro buon gusto (...) montando al primo appartamento del prefatto monsignore, si trova la detta cappella tutta dipinta a fresco, dove si vede nella cupola rappresentata la Santissima Concezione con gruppi di angeli che scherzano in aria per l'allegria". Il Titi da notizie riguardo la tavola dell'altare e dice:" La tavola dove è rappresentato il martirio, dei due santi Efeso e Potito, con tanto buon gusto e si bella maniera che è degna di essere veduta da chi sia dilettante" poi elogiando gli artisti continua " sarebbe molto difficile il trovare due così eruditi maestri, quali sapessero accordare si bene le tinte, come hanno fatto questi due fratelli, Giuseppe e Francesco Melani". La decorazione di questa cappella rappresenta l'ultima opera in cui i due artisti lavorano insieme, Francesco infatti morì cadendo da un impalcatura mentre lavorava alla quadratura della volta di questa cappella. Le quadrature delle pareti laterali, secondo il Da Morrona (1816, vol. II, p.338) sono del Donati, "la quadratura delle arcate fino a terra fu colorita dal Donati". Il Da morrona aggiunche anche che la decorazione della volta fu commissionata ai fratelli Melani dall'arcivescovo dei conti Guidi. Breve cenno alle opere dei Melani in arcivescovato è fatto anche dal Grassi Ranieri, nel 1838, Vol. III, p. 6. Riguardo alla quadratura della parte inferiore, possiamo notare che- se il pittore Donati intervenne per completare l'opera iniziata da Francesco - è certo che le architetture delle pareti non contrastano affatto con quelle della volta e non è difficile pensare che chi intervenne dopo seguisse un progetto già almeno per grandi linee tracciato. Le figure, poste ai lati delle colonne, della "fede", della "speranza" e della "carità" sono pensate certamente da Giuseppe Melani anche se forse non direttamente eseguite da lui. Oggi sono conservati al museo di S. Matteo tre bozzetti, che rappresentano i cartoni sui quali sono state affrescate le figure. L'affresco centrale come sottolinea la Severini, (1956, p. 115) richiama nella sua concezione quella del palazzo comunale tanto da sembrare un ritorno ai modi precedenti a quelli della pittura senese. Non è più una struttura mossa e dinamica come quella della volta dello scalone di palazzo Sansedoni, ma molto statica, nelle strutture dei gruppi figurativi, perfettamente simetriche fra loro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900143507
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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