sismoscopio a effetto multiplo

1898 - 1898

Su un'unica base circolare in ghisa sono fissati sette pendoli rovesci, sei disposti circolarmente e il settimo in posizione centrale. Ogni sottile asta d'acciaio reca, ad altezza variabile, un dischetto di piombo; alla sommità di ogni singolo apparato pendolare rovescio è collocata una leggera spirale metallica alla cui estremità libera è fissato un piccolo stilo. Il pendolo rovescio centrale porta saldato sullo stilo un dischetto di ottone con sei lamine radiali di ottone (originariamente di platino) esternamente sagomate a coda di rondine che sfioravano, senza toccarle, le estremità dei sei pendoli rovesci circostanti

  • OGGETTO sismoscopio a effetto multiplo
  • MATERIA E TECNICA ACCIAIO
    ghisa
    Ottone
  • MISURE Diametro: 14,5 cm
    Altezza: 42 cm
  • CLASSIFICAZIONE sismoscopio
    movimenti sismici
    rilevazione movimenti sismici
    sismologia
  • ATTRIBUZIONI Cancani Adolfo (1856/ 1904): progettista
    Fascianelli Luigi (notizie 1896/ Inizio Xx Secolo): costruttore
  • LOCALIZZAZIONE CREA
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sismoscopio è commissionato nel 1898 a Luigi Fascianelli, meccanico dell'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, da Adolfo Cancani per l’Osservatorio di geodinamico di Rocca di Papa con lo scopo di migliorare la sensibilità del sismoscopio elettrico a doppio effetto di Giovanni Agamennone (1894) e riuscire a registrare i terremoti di debolissima intensità. Lo strumento diede, in effetti, prova di grande sensibilità. Avendo ciascun pendolo rovescio, in virtù della diversa altezza della sua massa, un periodo di oscillazione variabile a piacere, lo strumento consentiva di intercettare onde sismiche di diversa frequenza. Un esemplare del sismoscopio fu esposto nel 1900 all’Esposizione Universale di Parigi. Nel settembre del 1902 fu, inoltre, presentato alla Prima Esposizione di strumenti sismici dell’Ateneo di Brescia. Altri tre esemplari erano stati, nel frattempo, realizzati per gli osservatori sismici del Collegio Romano, di Quarto Castello e dell'Osservatorio Vesuviano. Questo esemplare fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385782
  • NUMERO D'INVENTARIO 59543
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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