fotocronografo sismico

1890 - 1890

Il fotocronografo sismico si compone di due parti: una camera oscura entro la quale veniva impressionata la lastra fotografica e un dispositivo destinato a produrre l'accensione istantanea di una lampadina. La camera oscura è costituita da una cassa rettangolare di legno, sul cui fondo era posta una scatola contenente un cronometro di marina. Il coperchio della scatola accoglieva una lastra fotografica. La seconda parte dell'apparecchio è costituita da una base con al centro una colonna su cui è in equilibrio bilico una leva con due bracci di lunghezza differente. All'estremo del braccio corto è sospesa una scatola in legno in cui erano alloggiati nove vasi di vetro contenenti una soluzione di bicromato di potassio. Sull'imboccatura dei vasi sono fissate delle bacchette di zinco e di carbone a formare i poli di una pila. All'estremità del braccio lungo è appesa un’elettrocalamita collegata al circuito di uno strumento sismico. Lungo questo braccio sono attaccati due pesi liberi di sganciarsi all'abbassarsi del braccio e un terzo peso fisso e calibrato in modo da non poter da solo mantenere sbilanciata la leva

  • OGGETTO fotocronografo sismico
  • MATERIA E TECNICA FERRO
    LEGNO
    Ottone
    PORCELLANA
  • MISURE Altezza: 31 cm
    Lunghezza: 70 cm
    Larghezza: 92 cm
    : 45 cm
    : 35 cm
    : 16 cm
  • CLASSIFICAZIONE cronometro
    camera oscura
    strumento di registrazione
    sismologia
  • ATTRIBUZIONI Cancani Adolfo (1856/ 1904): progettista
  • LOCALIZZAZIONE CREA
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel corso degli anni Ottanta dell’Ottocento i progressi della sismologia avevano reso necessari apparecchi che fossero in grado di fornire l’orario esatto di un terremoto. A tal scopo nel 1890 Adolfo Cancani, addetto dell’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, progetta il fotocronografo utilizzando una macchina fotografica e un cronometro di precisione. Lo strumento fu sperimentato presso l’Osservatorio di Rocca di Papa, all’epoca diretto da Michele Stefano de Rossi e da cui proviene. Il fotocronografo fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385760
  • NUMERO D'INVENTARIO 59339
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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