BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ CAPPELLA 6a (della Santa)/ PARTICOLARE ALTARE E PAVIMENTO

negativo, post 1953/06/15 - ante 1973/12/27
Anonimo (xx Terzo Quarto)
XX terzo quarto

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
    Scultori italiani - Sec. 16.-17. - Renghieri, Giovan Battista
    Edifici di culto - Chiese - Interni - Cappelle
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini - Cappella Angelelli Malvezzi
    Elementi architettonici - Pavimenti - Altari - Intarsi marmorei
    Scultori italiani - Sec. 17. - Bianchi, Giovanni Battista
    Sculture in marmo- Sec. 17
    Strutture edilizie - Pavimentazioni - Marmo
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Terzo Quarto): fotografo principale
    Renghieri, Giovan Battista (attivo A Bologna Nel Xvii Sec): scultore
    Bianchi, Giovanni Battista (1631-1687): architetto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame mostra l’altare e la pavimentazione marmorea della cappella Angelelli Malvezzi (detta anche cappella della Santa) dopo il restauro postbellico. Il recupero in corso dell'archivio fotografico SABAP, offre l'interessante opportunità di osservare l'evoluzione degli edifici e dei beni tutelati e restaurati dalla Soprintendenza. Nel caso della Chiesa del Corpus Domini pesantemente danneggiata dalle incursioni aeree della Seconda Guerra Mondiale, la fase antecedente il rispristino delle strutture marmoree della cappella, è documentata dal negativo N_002811 (codice univoco 0800641777), che mostra la pavimentazione dell’altare particolarmente dissestata. Dallo spoglio del faldone “BO M 91/ Ex Chiesa e Convento del Corpus Domini o della Santa”, conservato nell'Archivio storico della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”, contenente gli atti, i carteggi e i progetti relativi alla chiesa bolognese, sono stati individuati una serie di documenti che indicano il 15 giugno del 1953 come data d’inizio dei restauri al seicentesco altare della Santa. In considerazione a ciò, si può definire che la lastra realizzata da autore ignoto, è stata eseguita nell’arco cronologico compreso tra il 15 giugno del 1953 e la fine del 1973 (data desunta da una relazione della Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia, redatta da Sergio Piconi, in cui si precisa che i restauri del santuario furono ultimati il 27 dicembre di quell’anno). La ripresa che è stata compiuta da un punto elevato, potrebbe essere stata eseguita da un ponteggio che venne innalzato a settembre del 1955 sotto la cupola con l’affresco di Franceschini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641898
  • NUMERO D'INVENTARIO N_003592
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ CAPPELLA 6a (della Santa)/ PARTICOLARE ALTARE E PAVIMENTO -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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