Bologna/ Chiesa del Corpus Domini/ Affreschi
Ripristino dell'altare della cappella Angelli Malvezzi, nella Chiesa del Corpus Domini a Bologna

negativo, 1953-1954

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
    Edifici di culto – Chiese - Interni - Ricostruzione postbellica
    Elementi architettonici – Pavimenti - Altari – Intarsi marmorei
    Scultori italiani - Sec. 16.-17. - Renghieri, Giovan Battista
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (xx Metà): fotografo principale
    Renghieri, Giovan Battista (attivo A Bologna Nel Xvii Sec): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame documenta il rifacimento del pavimento e dell'altare della cappella Angelli Malvezzi, in seguito al restauro postbellico. Molto probabilmente il pergamino che conteneva la lastra apparteneva ad un altro fototipo, in quanto non c'è corrispondenza tra il soggetto della lastra e l'iscrizione sul pergamino. All'interno del faldone "BOM/91 Ex Chiesa e Convento del Corpus Domini o della Santa”, nell'Archivio storico della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”, che conserva gli atti, i carteggi e i progetti relativi al Corpus Domini, sono stati rintracciati dei documenti (datati 1953-1954) realtivi al restauro di un altare seicentesco da parte dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Per coerenza con questi carteggi, si decide di mantenere come cronologia 1953-1954, ma di non attribuire lo scatto alla ditta Fototecnica Bolognese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641777
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002811
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. II N. 93/ INVENT. N. 15454/ PROV. COMUNE/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa del Corpus Domini/ Affreschi/ FOTOGRAFO Fototecnica DATA 1953-54/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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