Bologna/ Chiesa del Corpus Domini./ Lavori di ricostruzione Particolare della decorazione a stucco di Giuseppe Maria Mazza nella Chiesa del Corpus Domini a Bologna
negativo,
1953-1954
Fototecnica Bolognese (attiva Dal 1945)
attiva dal 1945
Mazza, Giuseppe Maria (1653-1741)
1653-1741
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo tutto il perimetro
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Scultura – Stucco - Sec. 17
Ricostruzione postbellica - Guerra mondiale 1939-1945
Edifici di culto – Chiese - Interni
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
Scultori italiani - Sec. 17.-18. - Mazza, Giuseppe Maria
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Fototecnica Bolognese (attiva Dal 1945): fotografo principale
Mazza, Giuseppe Maria (1653-1741): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il negativo in esame mostra un particolare della decorazione a stucco “Padre Eterno in gloria e angeli musicanti” realizzato all’inizio degli anni Novanta del Seicento, da Giuseppe Maria Mazza e collocato nella lunetta della cappella maggiore. Per confronto con il fototipo N_001675 che riprende il presbiterio in seguito ai bombardamenti (dove l'angelo musicante di destra rispetto al Padre Eterno è privo dello strumento musicale), si può determinare che l'immagine è stata scattata dopo il restauro scultoreo. Come desunto dalle iscrizioni sul pergamino, il fototipo venne realizzato dalla ditta Fototecnica Bolognese, tra il il 1953 ed il 1954
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641782
- NUMERO D'INVENTARIO N_002805
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. II N. 87/ INVENT. N. 15446/ PROV. COMUNE/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa del Corpus Domini./ Lavori di ricostruzione/ FOTOGRAFO Fototecnica DATA 1953-54/ OSSERVAZIONI -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0