BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ Interno del convento dopo il restauro

negativo, 1951 - 1951

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Sul negativo sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Convento del Corpus Domini
    Architettura - Monasteri – Stanze - Ricostruzione postbellica
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1456, quando Caterina e le consorelle arrivarono da Ferrara per fondare la chiesa e il monastero del Corpus Domini, il cardinale Bessarione allora legato di Bologna, concesse loro la chiesa e il monastero di S. Cristoforo delle Muratelle dei frati di S. Gerolamo. Successivamente, a causa dell'aumentato numero di suore, si rese necessario l'acquisto di nuovi spazi, tra cui il bellissimo chiostro vecchio con portico su tre lati, formato da capitelli antichi e finissime terracotte. Nel 1471 Papa Paolo II, donò alle suore il terreno e l'Oratorio della Compagnia laica di Gesù Cristo. Il comparto urbano dell'insula si arricchì poi nel 1484 del Serraglio di S. Agnese, in seguito al quale venne costruito il chiostro grande. Un ulteriore ampliamento negli anni seguenti inglobò le case Avolio, Magnani e Stella. L'estensione dell'insula terminò nel 1582, anno in cui venne compiuto il muro esterno e il convento prese definitivamente il perimetro che tutt'ora presenta. A causa della vicinanza alla caserma Cialdini considerata obiettivo militare, questo grande complesso assieme alla chiesa del Corpus Domini, venne in gran parte distrutto e devastato dalle due incursioni aeree del 5 ottobre 1943 e del 29 gennaio 1944. Il negativo in esame documenta una sala interna del monastero, ristrutturata in seguito al duplice bombardamento della seconda guerra mondiale: trattasi dell'ambiente danneggiato riscontrato nei fototipi N_002262 e N_002263. Come desunto dall'iscrizione sul pergamino, la lastra è stata realizzata dal fotografo bolognese Alfonso Zagnoli (notizie 1908-1957) nel 1951
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641764
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002502
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. I N. 9/ INVENT. N. 14977/ PROV. BOLOGNA COMUNE BOLOGNA/ LOCALITA' BOLOGNA/ MONUMENTO CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ Interno del convento dopo il restauro/ FOTOGRAFO Zagnoli DATA 1951/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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