allegoria della Patria

monumento ai caduti a cippo, 1951 - 1951

Monumento a cippo elevato su quattro scalini modellati in cemento, che supportano tre successivi elementi a dado sagomati. Il primo basamento presenta su ognuna delle quattro facce tre stemmi cittadini in bronzo: Trieste – Roma –Trento (da sinistra a destra, fronte principale); Zara – Pola – Aquileia (da sinistra a destra, fronte sinistro); Gradisca – Cortina d’Ampezzo – Borgo Valsugana (da sinistra a destra, fronte posteriore); Riva – Gorizia – Rovereto (da sinistra a destra, fronte destro). Il dado mediano mostra, sul lato principale, lo stemma bronzeo di Roverbella collocato tra due ramoscelli di alloro e di quercia. L’ultimo dado supporta un elemento quadrangolare scolpito su ogni fronte come un capitello ionico, con due volute che racchiudono gli ovoli centrali; su di esso si erge una statua a tuttotondo di pietra, raffigurante una figura femminile seminuda avvolta in un panneggio bagnato, personificazione della Patria, che mira con lo sguardo la mano destra portata verso il cielo (forse doveva sostenere una corona, attualmente perduta)

  • OGGETTO monumento ai caduti a cippo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    bronzo/ stampaggio
    CEMENTO
    pietra/ scultura
  • MISURE Profondità: 450 cm
    Altezza: 630 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE percorso viario
  • INDIRIZZO via San Martino e Solferino, Roverbella (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti del primo conflitto mondiale del comune mantovano di Roverbella è databile al primo dopoguerra. All'interno del censimento dedicati ai monumenti ai caduti della Grande Guerra, compiuto dal Museo civico del Risorgimento di Bologna in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, sono rintracciabili due fotografie storiche della presente opera, pubblicate on-line (http://www.monumentigrandeguerra.it/ricerca.aspx). Le immagini (vedi allegato), riferibili agli anni Venti e Trenta, mostrano l'originaria scultura in bronzo che coronava il cippo: la figura di un soldato stante con fucile, elmetto e cartucciera. La sorte dell'opera fu probabilmente la medesima di numerose statue bronzee appartenenti a monumenti ai caduti: rifuse per esigenze belliche durante la seconda guerra mondiale. Le cartoline storiche mostrano inoltre che il cippo e tutti i suoi elementi, tra cui le due targhe con iscrizioni ed i tredici stemmi cittadini, sono originali. Successivamente, il 4 novembre del 1951, come documenta l'iscrizione sul fronte principale, venne inaugurata una nuova statua, la quale non ricalcava la precedente iconografia del soldato, piuttosto rappresentando la personificazione della Patria. In tale occasione il monumento venne dedicato ai caduti di tutte le guerre. Nella vicina parrocchiale di Roverbella sono collocate sulla facciata due lapidi commemorative ai caduti della Grande Guerra (cfr. scheda OA codice univoco 0303254152). Bibliografia: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002, p. 128. Crediti fotografici: Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, segnatura 1947
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254153
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • ISCRIZIONI fronte principale, sul dado superiore con capitello - MCMXV - verso in chiusura di Giacomo Leopardi - capitale - a fusione -
  • STEMMI fronte principale, sul dado mediano - civile - Stemma - città di Pola - leone rampante alato e albero di quercia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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