BOLOGNA/ CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ Convento = Chiosro durante i lavori/ di ricostruzione
negativo,
1951 - 1951
Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957)
notizie 1908-1957
La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il negativo presenta sul lato emulsione, una mascheratura in carta nera lungo il margine superiore. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Italia - Emilia Romagna - Bologna - Convento del Corpus Domini
Elementi architettonici – Chiostri – Muri
Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
Architettura - Monasteri – Impalcature - Ricostruzione postbellica
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MATERIA E TECNICA
VETRO
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
- INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1456, quando Caterina e le consorelle arrivarono da Ferrara per fondare la chiesa e il monastero del Corpus Domini, il cardinale Bessarione allora legato di Bologna, concesse loro la chiesa e il monastero di S. Cristoforo delle Muratelle dei frati di S. Gerolamo. Successivamente, a causa dell'aumentato numero di suore, si rese necessario l'acquisto di nuovi spazi, tra cui il bellissimo chiostro vecchio con portico su tre lati, formato da capitelli antichi e finissime terracotte. Nel 1471 Papa Paolo II, donò alle suore il terreno e l'Oratorio della Compagnia laica di Gesù Cristo. Il comparto urbano dell'insula si arricchì poi nel 1484 del Serraglio di S. Agnese, in seguito al quale venne costruito il chiostro grande. Un ulteriore ampliamento negli anni seguenti inglobò le case Avolio, Magnani e Stella. L'estensione dell'insula terminò nel 1582, anno in cui venne compiuto il muro esterno e il convento prese definitivamente il perimetro che tutt'ora presenta. A causa della vicinanza alla caserma Cialdini considerata obiettivo militare, questo grande complesso assieme alla chiesa del Corpus Domini, venne in gran parte distrutto e devastato dalle due incursioni aeree del 5 ottobre 1943 e del 29 gennaio 1944. In un articolo pubblicato nel 1967, lo stesso soprintendente Alfredo Barbacci, ricorda che “Gravi danni subì anche il monastero, in particolare nel chiostro piccolo, quasi distrutto assieme alle celle soprastanti, e nel chiostro posteriore”. In una relazione tecnica del 1948 relativa agli urgenti lavori di ricostruzione e di consolidamento del convento, redatta dallo stesso Barbacci e dal progettista Vincenzo Gabelli, vengono così riportate le principali opere da eseguire: “Demolizione di muri pericolanti in alcuni tratti del chiostro e dell'ala di fabbricato a est del chiostro stesso compresa la scalcinatura e l'accostamento dei mattoni riutilizzabili... Demolizione di volte pericolanti nella loggia attorno al chiostro... Muratura di mattoni nuovi bolognesi a due o più teste in malta di calce a ql. 3 per mc. di sabbia compresi i ponti di servizio, impalcature, ecc...”. L'immagine in esame è pertanto una veduta della ricostruzione del chiostro del monastero. Come rintracciato in una comunicazione del Genio civile indirizzata alla Soprintendenza, trattasi forse del ripristino del lato sud-ovest del chiostro e delle 7 celle di clausura poste al primo piano del fabbricato. Tale documento è stato reperito all'interno del faldone "BOM/91 Ex Chiesa e Convento del Corpus Domini o della Santa”, nell'Archivio storico della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”, che conserva gli atti, i carteggi e i progetti relativi al complesso del Corpus Domini. Come desunto dall'iscrizione sul pergamino, la lastra negativa è stata realizzata dal fotografo bolognese Alfonso Zagnoli (notizie 1908-1957) nel 1951
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641762
- NUMERO D'INVENTARIO N_002503
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. I N. 10/ INVENT. N. 14978/ PROV. BOLOGNA COMUNE BOLOGNA/ LOCALITA' BOLOGNA/ MONUMENTO CHIESA DEL CORPUS DOMINI/ Convento = Chiosro durante i lavori/ di ricostruzione/ FOTOGRAFO Zagnoli DATA 1951/ OSSERVAZIONI -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0