Bologna/ Chiesa del Corpus Domini/ ricostruzione delle volte

negativo, ca 1950 - ca 1950

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
    Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
    Edifici di culto – Chiese - Interni – Impalcature - Ricostruzione postbellica
    Elementi architettonici - Volte - Archi
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. I negativi in esame (N_002475 e N_002476) documentano la ricostruzione del soffitto della navata dopo il duplice bombardamento della seconda guerra mondiale. Le immagini sono state realizzate in cima all'impalcatura di legno costruita nella nave e mostrano i lavori di restauro della volta a botte, in corrispondenza delle lunette sopra le vetrate. Come desunto dalle iscrizioni sui pergamini, entrambe le lastre sono state realizzate dal fotografo bolognese Alfonso Zagnoli (notizie 1908-1957) nel 1950
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641750
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002475
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE C SCAF. II N. 240/ INVENT. N. 14929/ PROV. Bologna COMUNE Bologna/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa del Corpus Domini/ ricostruzione delle volte/ FOTOGRAFO Zagnoli DATA 1950/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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