Bologna/ Chiesa del Corpus Domini/ La facciata durante i lavori/ ricostruzione
Riprese della Chiesa del Corpus Domini detta anche Chiesa della Santa a Bologna, durante i lavori di ricostruzione della facciata (3 lastre)

negativo servizio, 1947/05/00 - 1947/05/00

Il servizio fotografico è costituito da 3 lastre alla gelatina di formato 18 x 24, tutte orizzontali. Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente. Il supporto vetro del fototipo N_001597, presenta delle imperfezioni. Sui negativi sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa del Corpus Domini
    Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
    Architettura - Ricostruzione postbellica
    Edifici di culto – Chiese – Esterni
    Scultori italiani - Sec. 17.-18. - Piò, Angelo Gabriello
    Profeti - Statue – Sec. 18
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
    Piò, Angelo Gabriello (1690-1770): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Costruito fra il 1477 e il 1480 da Nicolò di Marchionne da Firenze e Francesco Fucci da Dozza, il Corpus Domini è uno dei santuari più cari alla devozione popolare. L'edificio è conosciuto anche con il nome di “Chiesa della Santa” in quanto in esso è conservato il corpo di Santa Caterina de' Vigri, fondatrice nel 1456 del primo convento di suore Clarisse a Bologna. Conservando la facciata rinascimentale, Giovan Giacomo Monti rimaneggiò l’edificio nella seconda metà del Seicento, in forma barocca. L’interno è a una navata, con cappelle affrescate da Marcantonio Franceschini e arricchito da sculture di Giuseppe Mazza. La chiesa deve però la sua notorietà all'esuberante portale in terracotta attribuito a Sperandio di Bartolomeo de' Savelli. Il santuario venne per la maggior parte distrutto dall’incursione aerea del 5 ottobre del 1943, che abbatté la facciata, il tetto, le volte della nave, alcune cappelle e la parte superiore dei muri di perimetro; inoltre distrusse e mutilò l’interna decorazione ad affresco e a stucco. Il servizio fotografico in esame documenta la ricostruzione della facciata della chiesa su via Tagliapietre (N_001595 e N_001596) dopo il duplice bombardamento della seconda guerra mondiale, il cui ripristino iniziò già nel 1946 (vedi lastra N_002183). L'immagine N_001597 ritrae invece la porzione di muro della cappella Zambeccari, con le statue di profeti in stucco realizzate da Angelo Piò, gravemente compromesse dalla guerra. La nicchia conserva attualmente una tela di Marcantonio Franceschini “Trinità in gloria”, a sostituzione del perduto quadro di Emilio Savonanzi “La Vergine ai piedi della croce”. Come desunto dall'iscrizione sui pergamini, il servizio fotografico è stato realizzato dallo studio bolognese A. Villani & Figli, durante il mese di maggio del 1947: datazione comprovata dalla comunicazione del Soprintendente Alfredo Barbacci, che il 7 agosto 1947, dichiara che i lavori di ristrutturazione dei muri perimetrali del santuario sono pressoché terminati. Tale documento è stato rintracciato all'interno del faldone "BOM/91 Ex Chiesa e Convento del Corpus Domini o della Santa”, nell'Archivio storico della “Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara”, che conserva gli atti, i carteggi e i progetti relativi al complesso del Corpus Domini. L'immagine N_001597 è pubblicata in Monumenti di Bologna: distruzioni e restauri (vedi BIB, p. 221)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641743
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001595 a N_001597
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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