BOLOGNA = PIAZZA NETTUNO/ PALAZZO RE ENZO/ Ingresso e prospetto principale

negativo, 1951 - 1951

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Sul fototipo sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Elementi architettonici – Torri
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Palazzo di Re Enzo
    Architettura civile - Palazzi - Sec. 13
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (ditta): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Palazzo di Re Enzo a Bologna, fu costruito tra il 1244 ed il 1246, in un'area dove sorgevano chiese e case private. Queste vennero demolite per edificare il cosiddetto Palazzo Nuovo, che comprendeva sia il Palazzo in seguito chiamato del Capitano del Popolo, che il palazzo che sarà detto di Re Enzo perché ospitò come prigioniero dal 1249 sino al 1272, Re Enzo di Sardegna, il figlio di Federico II catturato nella battaglia di Fossalta. L'aspetto attuale del Palazzo si deve in particolare al restauro di Alfonso Rubbiani (1848-1913), del 1905, poi ripreso tra il 1909 ed il 1913 con il Comitato per Bologna Storica ed Artistica. In quell'occasione furono ripristinate le polifere gotiche della sala superiore e completati i timpani e le merlature mozzate: fu inoltre demolito il palazzo che stava tra Palazzo Re Enzo e quello del Podestà, così da ricostruire il portico (su modello dell'originale del secolo XIV-XV), che sosteneva una loggia di comunicazione tra i due palazzi. I due negativi in esame (N_002517 e N_002522) sono la documentazione del lato nord (N_002517) e del lato ovest (N_002522) del Palazzo di Re Enzo, nel 1951. Come desunto dalle iscrizioni sui pergamini, i fototipi sono stati realizzati dallo studio fotografico bolognese A. Villani & Figli, forse per documentare - per conto della Soprintendenza di Bologna -, lo stato di fatto dell'edificio negli anni cinquanta del Novecento. Achille Villani (1870-1945) aprì nel 1914 a Bologna un atelier fotografico in via S. Stefano 24, all'interno della sua abitazione. In precedenza attorno al 1910, dopo aver intrapreso l'attività di decoratore e pittore, iniziò a collaborare con lo studio Camera di via Indipendenza, soprattutto con Giuseppe Camera figlio del fondatore Giovan Battista. Soltanto nel 1921 la sua ditta "A. Villani" venne registrata alla Camera di Commercio, iniziando così l'attività concorrenziale verso Felice Croci (1880-1934), nella riproduzione di opere d’arte e di architetture cittadine. Nel 1923 l'atelier fu spostato dall'abitazione privata di Achille allo stabile di via Piave 22 (oggi via Clavature). Qualche anno più tardi (1932) venne inoltre mutata la ragione sociale in A. Villani & Figli, dato che oltre al primogenito Vittorio (1905-1970), vi collaborava anche il secondo figlio Corrado. Lo studio si trasferì nuovamente nel 1935 in un locale più grande al civico 17 di via S. Stefano (nel complesso delle case Bovi-Beccadelli-Tacconi, restaurate qualche decennio prima da Alfonso Rubbiani), in quella che diverrà la sede definitiva. Dopo la morte del padre Achille, avvenuta il 6 aprile 1945, i tre figli Vittorio, Corrado e Aldo rifondarono nel novembre del 1949 in una società in nome collettivo la ditta A. Villani & Figli (poi dal 1953 mutata in S.r.L.). Vittorio ricoprì sempre il ruolo di addetto alla produzione fotografica, mentre i suoi fratelli si occuparono di curare l'amministrazione aziendale. Nel maggio del 1970, una settimana prima della morte di Vittorio, l'attività venne ceduta ad un gruppo di azionisti al cui vertice era il geometra Danilo Calzolari. Negli anni del boom economico l’azienda aveva visto infatti un consolidamento e un ampliamento dell’esercizio, con l’apertura di un laboratorio in Strada Maggiore 19 per lo sviluppo e la stampa delle immagini a colori (Villani ebbe l’esclusiva da Kodak per l’Emilia Romagna e la Toscana), oltre alla fondazione della Villani Decorazioni S.p.A. (ditta con una differente ragione sociale specializzata in gigantografie per arredamento)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641679
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002522
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE G SCAF. I N. 20/ INVENT. N. 14987/ PROV. BOLOGNA COMUNE BOLOGNA/ LOCALITA' BOLOGNA = PIAZZA NETTUNO/ MONUMENTO PALAZZO RE ENZO/ Ingresso e prospetto principale/ FOTOGRAFO Villani DATA 1951/ OSSERVAZIONI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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