Progetto per la facciata/ della chiesa

negativo, post 1936/01/30 - ante 1936/03/30
Stanzani, Arrigo (attribuito)
notizie anni Trenta-Cinquanta XX sec
Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec)
notizie anni Trenta-Cinquanta XX sec

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva, completa di annotazioni, separatamente in una scatola. Visibili tracce del portalastra su uno degli angoli (forma triangolare)

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architetti italiani - Sec. 20. - Stanzani, Arrigo
    Italia - Emilia-Romagna - Bologna - Pianoro - Riosto - Chiesa di Santa Maria Assunta
    Architettura - Restauro- Disegni progettuali
    Architettura sacra - Chiese - Facciate - Campanili
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Stanzani, Arrigo (attribuito): fotografo principale
    Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec): architetto progettista
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fototipo in esame riprende il disegno progettuale per il rinnovamento della facciata e del campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta a Riosto di Pianoro. L’archivio storico documentale della Soprintendenza ai beni monumentali conserva un ampio carteggio che ci permette di ricostruire il lungo iter che ha condotto all’esecuzione dei lavori predetti (Archivio Storico ex Soprintendenza BAP fascicolo BO-M-562). Il primo documento in proposito risale al 23 dicembre 1925, quando il Regio Economato benefizi vaganti informa le Soprintendenze ai Monumenti e alle Belli Arti della richiesta di sussidio da parte di D. Callisto Stanzani, parroco di Santa Maria Assunta di Riosto per il rinnovo della facciata e del campanile della chiesa. Si allega alla lettera perizia e disegno dell’architetto progettista Vittorio Zanetti. Di lì a poco segue risposta del soprintendente Corsini che, dopo accurato sopralluogo, afferma di non ritenere necessari lavori di restauro, in quanto il bene non presenterebbe problematiche conservative tali da richiedere alcun intervento, oltre che non ne viene ravvisato l’interesse monumentale. Fanno seguito una serie di missive in cui viene coinvolta la Direzione generale delle Belle Arti del Ministero dell’Educazione Nazionale, che interpellata dal parroco Stanzani, chiede delucidazioni sulla questione per valutare o meno l’erogazione di un sussidio. A distanza di anni è la Prefettura ad intervenire richiedendo alla soprintendenza competente notizie sullo stato di avanzamento della pratica per i restauri della chiesa, aprendosi alla possibilità di un intervento diretto con il Ministero, per affrettarne i tempi (lettera del 4 settembre 1933). La soprintendenza che aveva precedentemente ribadito al Ministero il proprio diniego riguardo alle operazioni di rinnovamento dell’edificio (lettera del 20 febbraio 1926), ripropone la questione alla Direzione generale che in risposta rifiuta il sussidio richiesto (16 febbraio 1934). La pratica sembrerebbe destinata ad arenarsi se non fosse per l’intervento di S. E. il senatore Giuseppe Guadagnini che, come ricaviamo da un appunto, il 28 marzo 1934 porta a mano presso gli uffici della Soprintendenza una lettera del 21 febbraio dello stesso anno con l’ennesima esortazione indirizzata al Ministero dell’Educazione Nazionale dal parroco Stanzani di intervenire con “generoso sussidio” per i lavori di restauro così come illustrati nell’allegata perizia dell’architetto Vittorio Zanotti. Da questo momento in poi i toni della questione cambiano ed il Soprintendente in una successiva lettera indirizzata al Senatore Gudagnini, pur specificando il veto da parte del Ministero, mostra uno spiraglio alla possibilità di intervenire, a patto che sia modificato il progetto di restauro non giudicato consono alle peculiarità stilistiche dell’edificio. “In omaggio all’interessamento di Vostra Eccellenza mi occuperò volentieri di Riosto […] per studiare una decorosa sistemazione” queste le parole del soprintendente. In chiusura della lettera si ribadisce il momento di ristrettezza finanziaria in cui il ministero versa che potrebbe determinare uno slittamento dei tempi di azione di qualche anno. Così fu. Si dovrà asppettare infatti il 1936, quando il soprintendente invia al ministero i progetti approvati di rinnovo della chiesa, ribadendo la premura da parte del Senatore Guadagnini che ha “vivamente pregato” codesta soprintendenza. Non conosciamo le ragioni per le quali il Guadagnini prese così a cuore la questione. Un legame con la città di Riosto può essere rintracciato negli interessi storici perseguiti dal senatore nei confronti della cittadina che culminano nella pubblicazione “Riosto e gli Ariosto: Ludovico Ariosto Bolognese?” in Il Comune di Bologna del 1931, n. 10. A questa lettera si allegano 6 fotografie riproducenti lo stato attuale della chiesa ed il progetto di restauro, entrambe in triplice copia. Ci sentiremmo di ipotizzare che il fototipo in trattazione possa identificarsi con questo materiale allegato. Il pergamino che conteneva la lastra, identifica nella soprintendenza l’autore della ripresa e la colloca al 1937. Alla luce di quanto esposto ci sentiremmo di anticipare lo scatto al 1936, tra il gennaio, dalla data segnata sul progetto, ed il 30 marzo, data della succitata lettera al Ministero. Dalla corrispondenza esaminata non si fa menzione dell’architetto di soprintendenza che approntò il progetto, ma il disegno oggetto della ripresa riporta la firma di Arrigo Stanzani. Come in altri casi, dall’esame del trattamento della lastra ci sembra di poter riferire anche la ripresa al medesimo. [prosegue in OSS]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641533
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002312
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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