S. GIOVANNI IN MONTE/ particolare dell'aquila/ durante la ricostruzione
Riprese dell'Aquila di Niccolò dell'Arca, durante il restauro del 1945 (6 lastre)

negativo servizio, 1945 - 1945
Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec)
notizie anni Trenta-Cinquanta XX sec

Il servizio fotografico è costituito da 6 lastre alla gelatina di formato 13x18, 4 orizzontali (N_000746, N_000974, N_000748, N_000749) e 2 verticali (N_000747 e N_000750). Quasi tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina (N_000974 privo di pergamino); tali custodie si conservano separatamente. Su tutti i fototipi sono visibili le impronte del portalastre

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Chiesa di San Giovanni in Monte - Aquila di Niccolò dell'Arca dopo il bombardamento del 1944
    Scultori - Italia - Sec. XV - Dell'Arca, Niccolò
    Scultura - Restauro - Bombardamenti aerei - Danni di guerra - Guerra mondiale 1939-1945
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec): fotografo principale
    Dell'arca, Niccolò (1435 Ca -1494): scultore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "Nella ricomposizione dell'aquila in terracotta della chiesa di San Giovanni in Monte, differenziammo le parti nuove, assegnando loro la tinta generale della scultura, ma dando alle penne una superficie liscia, anziché strigilata come nelle originarie": è così che il soprintendente ai Monumenti dell'Emilia, Alfredo Barbacci (1896 -1989), ricorda le scelte di restauro operate sul tuttotondo in argilla plasticato da Nicolò dell'Arca per la chiesa bolognese, che subì gravi danneggiamenti durante il bombardamento del 29 gennaio 1944 (1977, p. 25, vedi BIB). Si segnalano 7 lastre appartenenti all'archivio fotografico SBAP che documentano le diverse fasi di intervento sull'opera: il reperimento dei frammenti superstiti raccolti su di un tavolo (N_000745), la ricomposizione parziale del corpo dell'aquila (N_000747 e N_000750), la ricostruzione delle due ali (ala sinistra: N_000748 e N_000749, ala destra: N_000746 e N_000974). Fra tali immagini almeno 6 lastre sono raggruppabili in un unico servizio fotografico (da N_000746 a N_000750, N_000974), eseguito per documentare il restauro del 1945. Si riporta un secondo passo tratto da Barbacci: "Ma il lavoro più delicato fu il ripristino dell'aquila in terracotta policromata, che con le ali aperte occupava una conchiglia corrispondente alla lunetta del protiro, poggiando un artiglio sul libro del Vangelo di Giovanni e l'altro su di un tronco d'albero che reca inciso il nome dell'autore. Dopo il bombardamento, la soprintendenza si occupò subito della raccolta degli elementi decorativi reimpiegabili, impegnando una gara di velcità con la squadra di operai incaricata di sgomberare le macerie". A tal proposito, la lastra anonima N_000745 fotografa, predisposti sopra un tavolo, i framenti salvati di cui riferisce il soprintendente, prima dell'inizio delle operazioni di ricomposizione ed integrazione del 1945 (le restanti 6 lastre sono riferibili infatti a quell'anno; N_000745 è pubblicata dallo stesso Barbacci nel 1948 in Bollettino d'Arte, vedi BIB). Si prosegue con la descrizione del lavoro occorso: "Con la guida di chiare fotografie, prese prima della caduta dell'opera, si riordinarono i frammenti, quindi si saldarono fra loro con resine e si rinforzarono a tergo con grappe di rame. […] Le parti mancanti si modellarono in terracotta". Il restauro finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione, venne condotto dallo scultore Giovanni Vicini (Barbacci 1977, nota 10 di p. 81 e Barbacci 1948 nota 3 di p. 79). Ad una medesima occasione di ripresa sono dunque da ricollegare i 6 fototipi oggetto di schedatura, probabilmente realizzati da Arrigo Stanzani, impiegato come architetto della soprintendenza dagli anni Trenta sino al periodo del dopoguerra; se N_000746 e N_000748, datate 1945, riportano tale parternità sul pergamino, le altre 3 lastre sono attribuite a Stanzani per confronto (si segnalano le impronte del portalastre: perfettamente comparabili in tutte le 6 riprese). Non è precisabile quale sia l'immagine pubblicata a p. 77 di Bollettino d'Arte, se N_000746 o piuttosto N_000974
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634255
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_000746 a N_000750/ N_000974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino della lastra inv. N_000746: recto - SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ BOLOGNA/ MOBILE B SCAF. V N. 142/ INVENT. N. BO/226/ PROV./ COMUNE/ LOCALITA' Bologna/ MONUMENTO Chiesa di S. Giovanni in/ Monte/ Particolare dell'Aquila di N./ dell'Arca/ ala destra/ FOTOGRAFO Stanzani/ DATA 1945 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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