Progetti per la facciata della Chiesa di San Giovanni Battista in Minerbio

negativo servizio, 1937 - 1937
Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec)
notizie anni Trenta-Cinquanta XX sec

Le lastre erano originariamente contenute in buste pergamine, conservate ora separatamente in una scatola. Tutti i negativi presentano una vernice protettiva. Sono inoltre visibili le tracce del portalastre, in alcuni casi ritoccati a vernice rossa, utilizzata per le riquadrature

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Italia - Emilia Romagna - Bologna - Minerbio - Chiesa di San Giovanni Battista
    Architetti italiani - Sec. 20. - Stanzani, Arrigo
    Disegni architettonici - Facciate
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio si compone di tre lastre negative che documentano i disegni progettuali realizzati da Arrigo Stanzani per il rinnovo della facciata della Chiesa di San Giovanni Battista di Minerbio nel 1937. L’Archivio storico dell’Ex Soprintendenza BAP possiede un nutrito fascicolo che documenta le vicissitudini che hanno visto la realizzazione di questo piuttosto travagliato progetto. L’intenzione di procedere al rinnovo della settecentesca facciata di Giovanni Francesco Dotti, giudicata “meschina” per la sua troppo semplice fattura, dissonante con la ricchezza degli interni, si palesa nei primi anni ’30 del ‘900 con l’istituzione di un comitato promotore dei lavori capeggiato dal Conte Gualtiero isolani. La proposta viene inoltrata all’allora regio Sovraintendente Carlo Calzecchi che rifiuta non essendo “proclive ad autorizzare modificazioni di facciate e di chiese che, pur semplici, rispondano ad un concetto originario” (Storico I - BO M 653 - lettera del 14 marzo 1934). In altra corrispondenza il Sovraintendente specifica la disponibilità a sottoporre la questione al Ministero dell’Educazione Nazionale. A tal fine richiede a Giuseppe Rivani una relazione storico-artistica relativa alla Chiesa ed il progetto che si desidera realizzare assieme ad una fotografia del prospetto attuale (25 gennaio 1935). Rivani in risposta menziona una lastra negativa “dello stato attuale che si conserva presso codesto ufficio [Soprintendenza] che la fece eseguire in occasione della compilazione del catalogo degli oggetti d’arte della stessa chiesa fin dal 1927 […] compiuta da Bolognesi e Orsini”. Il fondo di cui si sta trattando conserva ancora tale servizio per la cui scheda di catalogo si rimanda al NCT 0800641505. Ritornando alle nostre questioni, il Sovrintendente scrive una lettera al Ministero specificando la sua contrarietà a modificare la facciata, acconsentendo eventualmente all’ “aggiunta di adatto portale e di una bene appropriata cornice di finestra nello spirito della signorile e sobria architettura del Dotti”. La lettera che abbiamo rintracciato, con data 14 febbraio 1935, non è stata protocollata. L’invio pare essere stato sostituito con un’altra corrispondenza in cui si rinviano spiegazioni in altra sede, ma si allega, come nelle intenzioni della precedente, la documentazione tratta da Rivani completata dalla lettera della Curia arcivescovile che sin da principio si interessa alla questione. La pratica deve essersi qui arenata. Trascorrono due anni in cui la questione Minerbio non sembra ricevere seguito, fino a quando giunge al Soprintendente l’avviso di avvio dei lavori da parte del Comitato esecutivo II centenario fondazione chiesa di Minerbio a firma del Conte Gualtiero Isolani (11 marzo 1937). Il Sovraintendente, piuttosto contrariato da questa libera iniziativa, rifiuta il nulla osta ed esorta all’invio di nuova documentazione al Ministero qualora l’intenzione sia di intervenire sul prospetto con sostanziali modifiche. Rivani propone nuovo progetto, questa volta, si dice, meramente conservativo, che finalmente riceve la necessaria approvazione. I lavori prendono avvio, ma il Sovraintendente si trova nuovamente ad intervenire sulla questione, contrariato dall’intenzione non comunicata di “aggiungere particolari decorativi ad ornamento della facciata” (21 giugno 1937). In una lettera al Conte Isolani ribadisce la contravvenzione al progetto iniziale, ritenendosi però disponibile ad “ammettere la possibilità di arricchire la porta e il finestrone […] e che si possa chiedere la collocazione delle statue” (5 luglio 1937), previo consenso del Ministero. Il comitato chiede dunque autorizzazione ufficiale all’inserimento sui piedistalli posti sulle ali del prospetto di due statue una con San Giovanni Battista e l’altra con San Vincenzo Ferrer e all’ornato architettonico di portone e finestre. Di nuovo il progetto viene sottoposto al Ministero con una lettera riassuntiva di tutto l’iter fin qui svolto (29 luglio 1937). In questa missiva si fa menzione della richiesta alla Soprintendenza formulata dal Conte Isolani di “esporre graficamente quale fosse il concetto da noi sostenuto”. Si affida dunque la realizzazione del disegno della nuova facciata, non più a Giuseppe Rivani, interpellato sin dalla prima ora, ma all’architetto della Soprintendenza Arrigo Stanzani che realizza due progetti distinti del portale: uno “dedotto da modelli bolognesi e l’altro da un modello modenese”. L’Isolani, riferendo di una riunione con il Comitato esecutivo opta per il modello bolognese con le colonne, previo approvazione del Ministero che arriva il 23 agosto 1937. Le statue saranno realizzate su progetto di Boari dalla ditta Cavara Luigi e figlio Mauro, così come tutta la decorazione in pietra. I negativi di cui si sta trattando riproducono i disegni realizzati dallo Stanzani in questa occasione. [segue in OSS]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641506
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002309-N_002311
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA lettera (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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