BASILICA DI S. PETRONIO/ CAPPELLA NOTARI = Vetrata dopo il restauro/

negativo, 1951 - 1951

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina, conservata ora separatamente in una scatola. Visibili tracce del portalastre negli angoli superiori

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura sacra - Chiese - Elementi architettonici - Finestre
    Restauratori italiani - Vetrai - Sec. 20. - Polloni, Guido
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Petronio - Cappella dei Notai
    Pittori italiani - Sec. 15. - Michele di Matteo da Bologna
    Arti applicate - Vetrate dipinte - Restauri <1948>
    Vetrai - Sec. 15. - Beato Giacomo da Ulma
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI A. Villani & Figli (1932-1970): fotografo principale
    Beato Giacomo Da Ulma (1407-1491): vetraio
    Michele Di Matteo Da Bologna (1410 Ante-1469 Post): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra in esame riproduce la vetrata di Giacomo da Ulma su disegno di Michele di Matteo ricollocata nella quadrifora della cappella dei Notai dopo gli interventi di restauro del dopoguerra. La ripresa inquadra le quattro luci nel loro contesto architettonico di appartenenza, non concentrandosi specificatamente sulla vetrata istoriata, di cui l’eccessiva luminosità non permette di individuare alcun apprezzabile dettaglio. Riguardo all’impresa dei restauri ricaviamo preziose informazioni dal carteggio intercorso tra la Soprintendenza ai Monumenti e la Ditta Polloni incaricata dei lavori di recupero tra il 1948 ed il 1950. La prima corrispondenza risale al 14 settembre 1948 in cui il Soprintendente Alfredo Barbacci chiede alla Ditta Polloni di effettuare un sopralluogo per poter esaminare le vetrate della cappella de’ Notai “in parte estratte dalle casse d’imballaggio” al fine di redigere una proposta economica (Archivio storico ex SBAP BO, storico BO M 17). Da questo cenno in poi per oltre un anno le carte tacciono sulle sorti delle vetrate. Invero in questo relativamente ampio lasso di tempo non molto dovette essere stato fatto se nell’agosto del 1949 Guido Polloni, a cui evidentemente si era deciso di affidare l’incarico, in una missiva alla Soprintendenza parla di “arenamento dei lavori” (lettera del 9 agosto 1949) e, ancora nel dicembre dello stesso anno dichiara: “coi primissimi dell’anno, finite le furie per l’estero che mi impegnarono fortemente [….] riprenderò a mano il restauro della grande vetrata quadrifora della cappella dei Notari di San Petronio e vedrò di ultimarla al più previsto” (lettera del 19 dicembre 1949). Dovette tener fede alla promessa se il 24 febbraio 1950 il Polloni scrive al Soprintendente per accordarsi sulla spedizione del bene restaurato. Le vetrate si dichiarano pronte e partiranno per Bologna il mercoledì successivo con i mezzi della Ditta Canova. Il Polloni specifica: “oggi ho provveduto a far fare l’ultima serie di fotografie e domani provvederò ad eseguire il fotomontaggio per fare la lastra unica delle tre serie, in modo da avere in un’unica fotografia l’assieme generale della quadrifora nelle tre fasi: 1- prima del restauro/ 2- a tessitura e rifinitura dei residui/ 3- a restauro effettuato” (lettera del 24 febbraio 1950; si veda il paragrafo FNT: BAPF049). Allo stato attuale non abbiamo rinvenuto presso gli archivi di codesta Soprintendenza alcuno dei tre fototipi menzionati. Conosciamo il fotomontaggio della terza fase solo in alcune pubblicazioni a cura del Soprintendente Barbacci (Barbacci 1950). Alla luce anche delle lunghe attese, fu premura del Soprintendente informare tempestivamente il Ministero della Pubblica Istruzione, che ricordiamo aveva finanziato i lavori di recupero del complesso delle vetrate petroniane, del ricollocamento della vetrata De’ Notai e di quella Baciocchi (lettera del 18 luglio 1950; si veda Il paragrafo FNT: BAPF048). Per entrambe si descrivono i dettagli dell’azione di ripristino, allegando due fotografie, con buona probabilità i fotomontaggi dell’una e dell’altra vetrata a restauri ultimati. Per approfondimenti sul fotomontaggio Baciocchi si fa rimando alla relativa scheda catalografica NCT 0800641462
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641470
  • NUMERO D'INVENTARIO N_002512
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA lettera (1)
    lettera (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

LOCALIZZATO IN

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - A. Villani & Figli (1932-1970)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1951 - 1951

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'