Vetrate della Cappella Baciocchi in San Petronio prima degli interventi di restauro del 1948

negativo servizio, 1948/11/20 - 1948/11/20

Le lastre erano originariamente contenute in buste pergamine, conservate ora separatamente in una scatola. Su tutte le lastre si ravvisano evidenti tracce del portalastre agli angoli

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Vetrai - Italia - Sec. 15. - Cabrini
    Pittori - Italia - Sec. 15.-16. - Costa, Lorenzo
    Italia - Emilia Romagna - Bologna - Basilica di San Petronio - Cappella Baciocchi
    Pittori - Italia - Sec. 15.-16. - Antonio da Crevalcore
    Vetrate dipinte - Restauri <1948-1950>
    Architettura sacra - Elementi architettonici - Finestre - Vetrate dipinte
    Restauratori italiani - Vetrai - Sec. 20. - Campiani, Giorgio
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Zagnoli, Alfonso (notizie 1908-1957): fotografo principale
    Costa, Lorenzo (1460-1535): disegnatore
    Antonio Da Crevalcore (1443 Ante-1513 Ca):
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ercole De' Roberti
    Ercole De' Roberti 1450 Ca/ 1496 Bibliografia Marchini 2003, Pp. 287-288
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio in esame comprende 11 lastre tese a documentare lo stato di conservazione delle vetrate Baciocchi nella fase preliminare al restauro del 1948. Dalla ripresa, i singoli antelli risultano inseriti in telai di legno e isolati tramite schermatura in cartone nero sagomata al fine di evidenziare i particolari degli otto santi rappresentati. Tutte le lastre hanno formato orizzontale e vedono affiancati due o più pannelli sopra i quali sono presenti numeri da 1 a 8 segnati ad inchiostro su lato emulsione, al fine probabile di individuare univocamente l’appartenenza del dettaglio fotografato ad uno dei registri, superiore e inferiore, in cui si articolano le quattro luci. La numerazione reca la seguente successione: nel registro superiore da sinistra le luci sono ordinate dai numeri 8 - 7 - 6 - 3; nel registro inferiore da sinistra a destra dai numeri 2 - 4 - 1 - 5. Da confronto, ci pare erronea la numerazione posta nella lastra N_001459 che dovrebbe presentare il numero 5 invece del numero 2 ripetuto per entrambi i dettagli. Questa seriazione, seppur con un ordine numerico differente si ripete in maniera similare anche nelle lastre componenti il servizio fotografico di post restauro (cfr. scheda NCT 0800641461). I lavori di restauro delle vetrate Baciocchi vennero affidati a Giorgio Campiani, maestro vetrario presso la bolognese Ditta Vitrars che li portò a termine nel marzo del 1950 (cfr. NCT 0800641461 ). Al luglio dello stesso anno risale il riposizionamento in loco della quadrifora, come ci informa una lettera manoscritta in data 18 luglio 1950, inviata dall’allora Soprintendente ai Monumenti dell’Emilia Alfredo Barbacci alla Direzione generale per le Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione (vedi FNT). Nella missiva il Soprintendente, non senza un certo compiacimento, dà conto dei lavori eseguiti sulle vetrate della Cappella Dei Notai e Baciocchi. Riguardo a quest’ultima così si esprime: “Il ripristino della vetrata Baciocchi ha richiesto la pulitura, la completa ritessitura in piombo, anche delle parti infrante, il montaggio a mastice e l’allacciatura in rame ai ferri di sostegno dei telai in ferro” (Archivio storico ex SBAP BO - BO M 17). L’affidamento ad una ditta locale viene giustificato dallo stesso Barbacci da una minore difficoltà d’intervento dovuta ad un “meno disastroso stato di conservazione delle vetrate stesse e dall’assenza di ritocchi sulla superficie esterna”. L’inquadratura rigorosamente frontale e la ripresa a luce trasmessa permettono di mettere in rilievo alcuni dei motivi di degrado del manufatto, così come velocemente riassunti dal Soprintendente nella missiva. In particolare riscontriamo diversi tasselli mancanti o microfratture (evidenti in N_001465 e N_001466) così come un generale deterioramento delle tessiture e della grisaglia. Durante le riprese, per limitare lo squilibrio luministico causato dai vetri mancanti si è provveduto a schermare la luce con pannelli in cartone con grammatura pesante. Alla lettera summenzionata si allegano due fotografie che potrebbero riferirsi alla documentazione dell’esito finale del restauro entrambe le vetrate, ma di cui non possediamo alcuna notazione. La numerazione dei singoli pannelli posta sulle lastre potrebbe far presumere come per i fototipi post restauro che potesse essere stato predisposto anche un fotomontaggio della vetrata prima degli interventi di ripristino. Non avendo alcuna testimonianza in merito, questa non rimane che una mera supposizione. Nella missiva il disegno della vetrata viene riferito, come da tradizione, a Lorenzo Costa. Questa attribuzione rimane tuttora valida, ma non sembra reggere per i primi tre santi del registro superiore (da sinistra) e delle due rose minori con l’Annunciazione. Questi presentano marcate differenze di stile rispetto al resto della rappresentazione, tanto da far ipotizzare l’intervento di una seconda mano. Presentando puntuali confronti stilistici il Buitoni (Buitoni e Fanti 2016) ha recentemente proposto il nome di Antonio da Crevalcore con una datazione antecedente rispetto al più ampio intervento del Costa. Rimandiamo alle voci di bibliografia per ulteriori approfondimenti e per una aggiornata disamina sulle recenti vicende attributive
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800641463
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_001459 a N_001469
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA lettera (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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