Luzzara (REGGIO EMILIA)/ Chiesa dell'Ospedale/ S. Maria dell'Annunciazione/ Absidi e fianco settentrionale

negativo servizio, 1920/07/14 - 1920/07/14

Tutti i negativi erano originariamente contenuti nella loro busta pergamina; tali custodie si conservano separatamente (in allegato ai pergamini sono state rintracciate le fotocopie delle relative schedine inventariali). L'insieme dei negativi, eccezion fatta per N_001014, presenta una mascheratura in carta nera, a volte parzialmente rimossa

  • OGGETTO negativo servizio
  • SOGGETTO Architettura - Chiese - Conventi - Chiostri - Loggiati
    Distruzioni - Danneggiamenti - Incendi
    Scultura - Monumenti sepolcrali - Tombe - Sec. XVI
    Italia - Emilia Romagna - Luzzara - Chiesa di Santa Maria Annunziata
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Perazzo, Vincenzo (1886-1925): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO Via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio fotografico è costituito da 10 lastre di ugual formato eseguite dal fotografo, disegnatore e restauratore bolognese Vincenzo Perazzo (1866-1925) presso l’ex complesso agostiniano di Santa Maria Annunziata di Luzzara, anche detto Sant’Ignazio dell’Ospedale (dal 1824 la chiesa e l'annesso monastero vennero destinati da Maria Luigia d'Austria a sede ospedaliera). L’edificio subì un catastrofico incendio il 6 dicembre del 1918: rimane traccia documentaria dell'evento nell’archivio storico della Soprintendenza BEAP di Bologna (faldone RE M 99, dal 1919 ad oggi). Fu Alberto Tagliavini, ingegnere interno della Soprintendenza ai Monumenti dell’Emilia, mandato in soprallugo a Luzzara, a dar conto della situazione al soprintendente Luigi Corsini: “L’incendio della chiesa dell’Ospedale ha prodotto un disastro quasi completo, è rimasto distrutto tutto il coperto, sono crollate le volte del presbiterio ed una di quelle della nave, sono bruciati tutti i quadri dell’altare” (relazione del 9 gennaio 1919). La chiesa, affidata alla locale Congregazione di Carità, venne requisita durante la Prima Guerra Mondiale (autunno del 1916) dalle autorità militari per ospitare “fieno in balla compresso” da utilizzare per l’esercito. Indubbiamente, l’opera più preziosa del complesso - superstite, assieme all'abside, del rimaneggiamento della seconda metà del Settecento (1764-1771) - era il monumento sepolcrale a Luigi Gonzaga (1538-1570). L’opera, costituita da un basamento ad altarolo con una cariatide ed un telamone inquadranti l’epigrafe commemorativa centrale, presentava nella parte superiore il blasone famigliare dei Gonzaga a bassorilievo, sorretto da due putti. Nonostante la prima impressione di Tagliavini non paia pessimistica (“dietro l’altare maggiore si intravede un monumento funerario in bassorilievo murato nella parete dell’abside, mezzo sepolto dalle macerie, ma che non sembra molto danneggiato”) - forse anche in ragione della limitata visibilità, ricordata dall’ingegnere - il monumento subì gravi danneggiamenti come documentato dalle immagini in oggetto. Fra l’altro il solo bassorilievo con stemma, frammentato in 16 pezzi, venne asportato attorno al novembre del 1919 per farne eseguire una copia in gesso tratta dal capo-mastro locale Giacomo Mellini, su richiesta del presidente della Congregazione di Carità. Tra i carteggi reperiti entro il citato faldone, compare anche un breve resoconto manoscritto del sopralluogo di Corsini, effettuato il 14 luglio del 1920 in compagnia di Perazzo. Si cita dallo scrivente: “Nel giorno 14 luglio 1920 verso le 9.30 visito la chiesa e faccio fare le fotografie dal disegnatore Perazzo”; le immagini dell’esterno (abside dal fianco sinistro N_001001 e facciata N_000998) e le suggestive fotografie dell’interno (due riprese della navata verso il presbiterio e due verso la controfacciata, rispettivamente N_001002 e N_001014, N_001015 e N_000997), pur in diverse condizioni di luce, dovettero essere realizzate in tale occasione. E’ presumibile che alla presenza di Corsini, nella stessa mattinata, siano state eseguite anche N_000996, ripresa dei fianchi superstiti del chiostro del convento (dal loggiato orientale inquadrante il settentrionale, sul fianco destro della chiesa), e N_000995, titolata “Cenotafio marmoreo nell'abside”, frammento di un altro monumento non coincidente con quello a Luigi Gonzaga. Proseguendo la relazione del soprintendente: “Constato che nel monumento al Gonzaga (lato evangelii) del coro presso l’altare maggiore esiste nella parte superiore una breccia rettangolare ove era incastrato un bassorilievo (stemma con due putti) rimosso”; la descrizione fotografa perfettamente la situazione del negativo N_001000 (si segnala una ripresa anonima 18x24 del tutto affine, N_000338, catalogata nel 2015, attribuibile allo stato attuale delle conoscenze a Perazzo). Nelle due immagini dell’interno che mostrano la navata verso il presbiterio è possibile scorgere, nella parete sinistra dell’abside, il monumento privato della parte superiore (N_001002 e N_001014). Dopo la visita in chiesa, Corsini venne ricevuto presso la sede della Congregazione di Carità per poter visionare lo stemma Gonzaga: “Infatti entro un camerino a pianterreno, nel pavimento trovo il detto bassorilievo che constato essere rotto in 16 pezzi. […] Prescrivo a Perazzo di fare le fotografie di detto bassorilievo trasportandone con tutta cura e diligenza, sotto responsabilità del nominato Perazzo, i pezzi nel cortile della casa ove ha sede la Congregazione” (il locale dove si conservava provvisoriamente l’opera era troppo poco illuminato). [SI PROSEGUE IN OSSERVAZIONI]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800640460
  • NUMERO D'INVENTARIO da N_000995 a N_001002/ N_001014/ N_001015
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul pergamino della lastra inv. N_000995: recto - R. SOPRAINTENDENZA/ ALL'ARTE MEDIOEVALE E MODERNA/ DELL'EMILIA E DELLA ROMAGNA/ MOBILE C SCAF. VII N. 21/ INVENTARIO N. 3735/ LUOGO Luzzara (REGGIO EMILIA)/ MONUMENTO Chiesa dell'Ospedale/ S. Maria dell'Annunciazione./ Cenotafio marmoreo nell'abside/ STAMPE N./ OSSERVAZIONI foto Perazzo - 1920 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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