Ferrara/ Cento/ Rocca

negativo, 1941/01/02 - 1941/01/02
Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec)
notizie anni Trenta-Cinquanta XX sec

La lastra era originariamente contenuta in una busta pergamina; tale custodia si conserva separatamente in una scatola. Il fototipo, riproduzione da un positivo di Alessandro Cassarini, presenta una mascheratura in carta nera, oltre ai segni del portalastre

  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Architettura - Rocche - Torri - Fortificazioni - Castelli - Sec. XIV
    Italia - Emilia Romagna - Cento - Castello della Rocca
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    gelatina ai sali d'argento
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Stanzani, Arrigo (notizie Anni Trenta-cinquanta Xx Sec): fotografo principale
    Cassarini, Alessandro: altro fotografo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Dall'Armi Marescalchi
  • INDIRIZZO via IV Novembre, 5, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Arrigo Stanzani, architetto della Soprintendenza ai Monumenti dell'Emilia di Bologna, riprese nel 1941 diversi positivi facenti parte dell'album "Rocche e Rocce" di Alessandro Cassarini (insieme riconducibile alla seconda metà degli anni Ottanta dell'Ottocento). L'album venne acquisito nel 1893 da Raffaele Faccioli (1836-1914), direttore dell'Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti dell'Emilia, assieme ad un secondo "Rocche e castelli di Parma" del medesimo autore fotografo; entrambi gli album sono tutt'ora conservati presso la Soprintendenza BAP di Bologna (biblioteca). Oltre alla presente riproduzione del versante settentrionale del Castello della Rocca di Cento, collocata nel recto della sesta pagina di "Rocche e rocce" con titolo errato: " (Prov. Ferrara) Pieve di Cento - Rocca", sono stati rintracciati N_000808 e N_000707, vedute rispettivamente della Rocca sforzesca di Bagnara di Romagna e di Imola, ugualmente tratte dall'album Cassarini. Non è attualmente appurabile la finalità che portò alla riproduzione di alcune rocche del territorio regionale (la fortificazione bagnarese era nel 1941, tra l'altro, posta al di fuori del territorio di competenza della Soprintendenza ai Monumenti dell'Emilia), immagini probabilmente utilizzate come documentazione per interventi di restauro. Di seguito si riportano le informazioni riguardanti Arrigo Stanzani e Alessandro Cassarini. Ricordato da Alfredo Barbacci (1896-1989), soprintendente ai Monumenti dell’Emilia dal 1943 al 1952 (ed in seguito tra il 1960 ed il 1963), Arrigo Stanzani fu impiegato come architetto interno dello stesso ufficio probabilmente dagli anni Trenta sino al periodo del dopoguerra. Così Barbacci lo menziona, in una nota conclusiva del saggio “La Basilica di San Francesco in Bologna e le sue secolari vicende” (in Bollettino d'Arte, 1953.XXXVIII, fascicolo I Gennaio-Marzo, pp. 69-75), citandolo accanto alle altre figure che operarono al suo fianco per la ricostruzione del complesso francescano: “Assieme ai benemeriti funzionari dei LL. PP. [lavori pubblici], debbo ricordare con gratitudine quelli della Soprintendenza, che mi coadiuvarono. In primo luogo l’ing. Vittore Amaldi […], e così l’architetto Arrigo Stanzani e il professore Athos Corticelli che tracciarono i disegni occorrenti”. L’architetto è spesso rintracciabile, all’interno dei fondi fotografici della Soprintendenza BAP di Bologna, nel doppio ruolo di disegnatore e di fotografo. Alessandro Cassarini (1847-1929), “alpinista, fotografo e filantropo” (Fotografia e Fotografi a Bologna 1839-1900, Benassati-Tromellini 1992), si dedicò alla pratica della fotografia quando entrò a far parte della sezione bolognese del Club Alpino Italiano, esperienza amatoriale che ne maturò il linguaggio grazie al contatto con personalità come Alfonso Rubbiani, Raimondo Ambrosini, Alberto E. Gallet e Alessandro Roffeni Tiraferri. In occasione dell’Esposizione Italiana del 1888 a Bologna, la sezione locale del C.A.I. offrì ai visitatori una “Guida-Itinerario dell’Appennino dal Cimone al Catria”, arricchita da numerose fotografie dello stesso Cassarini, di Pietro Poppi e del maggiore Gallet. Tra le manifestazioni dell’Esposizione, venne organizzata una mostra nazionale alpina, nella quale furono esposte immagini del fotografo che gli valsero una medaglia d’argento. In seguito l’impegno di Cassarini fu dedicato ad illustrare le montagne dell’Appennino e le cime dolomitiche. Fra il 1885 e il 1890, con scrupolosa attività, il fotografo bolognese riprese i castelli dell’Emilia -Romagna, del Montefeltro, oltre ad alcuni della Toscana (complessivamente un centinaio). Il risultato del suo lavoro, un vero e proprio censimento fotografico (probabilmente il primo in Italia: nelle intenzioni del fotografo avrebbe dovuto estendersi a tutto il paese), fu diffuso da Corrado Ricci, ideatore del progetto, tramite gli Uffici Regionali, le biblioteche locali e i centri culturali. Nel 1893 Raffaele Faccioli (1836-1914), direttore dell’Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti dell’Emilia, acquistò da Cassarini due album (tutt’ora conservati in SBAP): una raccolta di immagini dei castelli della Romagna e delle province di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia (Rocche e Rocce), e un secondo album dedicato alle rocche della provincia di Parma (Rocche e Castelli di Parma). Tra il 1891 ed il 1894, Cassarini vinse diversi premi e ricevette numerose medaglie d’oro e onorificenze, mentre nel 1895 gli fu conferita dal Ministro della Pubblica Istruzione, la nomina di Cavaliere della Corona d’Italia. Alla fine del XIX secolo, Cassarini si occupò inoltre di fotografia d’attualità sia in ambito bolognese e sia estero. Nel 1919, il fotografo depositò parte della propria attrezzatura presso lo studio di Giovanni Castelli (1864-1921), suo collaboratore
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800634157
  • NUMERO D'INVENTARIO N_000809
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • ISCRIZIONI sul pergamino: recto - R. SOPRINTENDENZA/ AI MONUMENTI DELL'EMILIA/ MOBILE B SCAF. V N. 191/INVENTARIO N. 10391/ PROV. Ferrara COMUNE Cento/ LOCALITA'/ MONUMENTO Rocca/ FOTOGRAFO Stanzani/ DATA II.I.941/ OSSERVAZIONI dall'abum del Cassarini -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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