mostra d'altare, opera isolata - ambito Italia meridionale (ultimo quarto sec. XVIII)

mostra d'altare, ca 1775 - ca 1799

La mostra d'altare ha una struttura imponente, ch'emerge dalla perete di fondo, occupandola totalmente: una coppia di lesene, disposte ai lati dell'edicola centrale, sostengono una possente trabeazione, terminante con una cimasa costituita da due volute affrontate, divise da un clipeo, decorato con un motivo floreale. Anche le lesene terminano con capitelli, ornati da motivi floreali, mentre, al di sopra dell'edicola che contiene la statua della Madonna del Belvedere, sono disposti due putti, seminudi, che reggono una corona. La superficie dell'alzata presenta dorature ed è dipinta, alternando l'uso dei colori verde ed ocra, stesi imitando l'effetto del marmo

  • OGGETTO mostra d'altare
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Oppido Lucano (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa di S. Maria di Belvedere, nel corso dei secoli, ha subito notevoli cambiamenti. Dalla Visita Pastorale di Mons. Saraceno, del 1544, apprendiamo che essa aveva tre altari e le pareti affrescate (Grillo, 1994, p. 60). Giganti riporta anche una descrizione dell'altare, del 1546, interessante perché ci aiuta a comprenderne lo stato, in quel periodo (Giganti, in Antiche Civiltà Lucane,1975, pp. 268-269). Nel tardo Seicento venne ampliata la piccola edicola, che doveva corrispondere all'attuale abside, e venne realizzata la navata unica (Greco, 1998, p. 269). La chiesa, però, già dalla fine del sec. XVII, risulta trascurata: diverse Visite Pastorali testimoniano una certa disattenzione alla cura dell'edificio sacro, per esempio, degli altari laterali e nel 1710, Mons. Brancaccio, notando come solo l'altare della Madonna fosse decentemente ornato, ordinava interventi, pena la perdita dei benefici (Greco, 1998, p. 270). Nelle Visite Pastorali successive, la situazione non migliora; nella Visita del 1712 vengono richiesti vari interventi di restauro, ma solo nel 1744, grazie a nuove rendite, questi verranno attuati (Greco, 1998, pp. 270-271). Le Visite Pastorali, però, hanno il limite di non presentare una descrizione dettagliata delle opere d'arte. Testimoniano lo stato dell'altare maggiore della chiesa di S. Maria del Belvedere le parole di Vinaccia, ripreso da Giannone, che nel 1728 poteva vedere "un alto magnifico altare circondato da Angeli" (Giannone, 1978, pp. 171-172). Certamente l'esiguità di questa descrizione spinge a formulare solo un'ipotesi: l'attuale mostra presenterebbe una decorazione più sobria rispetto a quella descritta dal Vinaccia ed avrebbe, inoltre, generiche affinità con i motivi decorativi usati per l'altare del Cappellone del SS.mo Sacramento della chiesa matrice, del 1747. Questi elementi inducono a ritenere probabile una datazione alla seconda metà del Settecento. Più precisamente la gravitas, una certa solennità che si respira vedendo quest'opera fanno ritenere probabile che la mostra d'altare sia stata realizzata nell'ultimo quarto del secolo, periodo (dal 1781) in cui la chiesa del Belvedere è citata come beneficio di patronato regio (Verrastro, 2000, p. 190: anche Verrastro ritiene l'apparato di stucchi tardo settecentesco)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700167000
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1775 - ca 1799

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE