La persecuzione dei Greci. la persecuzione dei Greci

dipinto, 1859 - 1859

Il dipinto raffigura in primo piano una figura femminile con copricapo giallo, vestito verde e mantello rosso seduta su uno scoglio che protegge con le braccia due fanciulli, alla destra un cane; sulla sinistra una croce. Sullo sfondo un gruppo di uomini e donne, alcuni cercano di lanciare dall'alto di una rupe dei fanciulli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 237 cm
    Larghezza: 155 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Prefettura di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza della Prefettura, 2, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dipinto datato e firmato da Raffaele D'Auria (1799 - 1859 ca.), proveniente dalla Reggia di Caserta e attualmente conservato presso la Prefettura della stessa città. Il D'Auria, citato nella cerchia dei neoclassici Marsigili, Girgenti, Mancinellii, si distinse per una vasta produzione comprendente numerosi disegni e ritratti, che espose alle Mostre Borboniche del 1826 e del 1855, e scene di genere ("La benedizione pasquale", 1853, Napoli, Palazzo Reale). Nella ritrattistica si distinguono le raffinate opere a pastello - il "Ritratto di Giacinto Gigante" (1828, Napoli, Museo di Capodimonte) e il "Ritratto di Gonsalvo Carelli" (Teramo, Pinacoteca Bindi). Nel Palazzo Reale di Caserta si conservano l'acquerello raffigurante "I figli di Francesco I in un interno"(1830, Palazzo Reale) e la tela in oggetto. Il particolare soggetto del dipinto casertano fornisce un'interpretazione classicistica, composta e raffinata, oltre che polticamente "corretta" e quindi non sgradita alla corte e al re, di un tema ricorrente sul finire degli anni '50 dell'Ottoecento nella pittura napoletana, quello della lotta dei popoli per la fede, spesso utilizzato in funzione patriottica. Il quadro fu forse ispirato alla fortunata trilogia di carattere religioso sul tema cristiano del martirio dipinta da Domenico Morelli tra il 1849 e il 1855 e suggerita dallo storico Pasquale Villari ("Neofita cristiano sulla tomba di un martire nelle catacombe", "Martiri condotti al supplizio" e "Corpi di martiri cristiani trasportati in cielo dagli angeli") e dal famoso "Gli Iconoclasti", acquistato da Ferdinando II ma subito trasferito nei depositi per il suo messaggio politico. Sul D'Auria cfr. R. Muzii, in Civiltà dell’Ottocento. Le arti figurative …, 1997, pp. 380-381, n. 16.36; scheda biografica ad vocem, p. 616; L. Martorelli, ad vocem D’Auria, Raffaele, in L’arte in Italia …, 1991, p. 787
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500088739
  • NUMERO D'INVENTARIO non noto
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2106
  • ISCRIZIONI a sinistra sotto la croce - R.L. D'AURIA 1859 - corsivo - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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