frontespizio per l'edizione del Terenzio

disegno, 1720 - 1730

Figura maschile seduta accanto ad alcuni libri, in posa meditativa prima di scrivere su un foglio in parte già riempito. Alle spalle una figura femminile con maschera in mano è in procinto di porgli una corona sul capo. Sul fondo un colonnato a esedra oltre il quale sporge una piramide

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro a penna/ acquerellatura
  • MISURE Altezza: 252
    Larghezza: 188
  • ATTRIBUZIONI Vanvitelli Luigi (1700/ 1773)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Reggia di Caserta
  • LOCALIZZAZIONE Reggia di Caserta
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sotto il pontificato di Clemente XI Albani l'editoria ricevette un impulso straordinario e una équipe di artisti collaborò in misura quasi permanente per la realizzazione di preziose e rare edizioni di testi sacri, letterari e scientifici (cfr. Lo Bianco, in Committenze della famiglia Albani,1985;Pampalone,in Ibidem,1985); dopo la morte del papa l'attività continuò per cura del cardinal nipote Annibale Albani. Su iniziativa di questi, probabilmente intorno al 1720, nacque l'idea di riprodurre le Publii Terentii Comoediae, tradotte da Nicola Fortiguerra e illustrate da Luigi Vanvitelli, Filippo Barigioni, Pier Leoni Ghezzi, Giovan Battista Sintes, i quali copiarono la serie di 53 miniature del codice manoscritto carolingio Vat.Lat.3868. Tuttavia, fra progettazione, approntamento e conclusione dell'opera passarono molti anni, tanto che il testo fu stampato a Urbino, per i tipi di Girolamo Mainardi, nel 1736"per ordine del card.Annibal Albani", come il Vanvitelli stesso annota nel foglio inv.1900v. Nel tempo intercorso l'architetto aveva definito le sue scelte professionali e si disinteressò a questo genere di attività, forse severamente giudicata. L'unico accenno al lavoro del Vanvitelli si coglie nella prefazione dell'opera, nonostante i suoi disegni costituiscano un terzo delle illustrazioni, prive di firma, a differenza di quelle degli altri artisti, firmatari anche delle incisioni; neppure venne stampata l'incisione del frontespizio per il quale il foglio in oggetto è preparatorio. Garms (1973) interpreta la scena come la musa Talia in atto di incoronare d'alloro lo scrittore; sullo sfondo è un palese richiamo alla Piramide Cestia e al colonnato di San Pietro. I disegni del Vanvitelli si riferiscono a tre commedie, l'Heutentimorumenos, l'Eununchus e l'Andria
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500052554
  • NUMERO D'INVENTARIO 1809
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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