motivi decorativi vegetali e testine umane entro esagoni

dipinto, 1447/ 1450
Signorelli Luca (e Aiuti)
1445-1450/ 1523

Le fasce ornamentali nel loro insieme simulano una decorazione architettonica in pietra o marmo; due fasce parallele varimente lumeggiate fingono delle cornici modanatae viste in prospettiva, tra le quali si inseriscono esagoni anch'essi in prospettiva. All'interno di questi ultimi sono dipinte testine umane sia femminili che maschili, ritratte con grande varietà di fisionomie ed espressioni e, spesso viste non in completa frontalità, ma di trequarti, di profilo, o in scorcio, come se si affacciassero dagli esagoni. Tra un esagono e l'altro si inseriscono motivi ornamentali a foglie d'acanto e fioroni, con piccole varianeti di colori e composizione da riquadro a riquadro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Signorelli Luca (e Aiuti)
    Fra Giovanni Da Fiesole Detto Il Beato Angelico (1400 Circa-roma 1455)
  • LOCALIZZAZIONE Orvieto (TR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Loschema complessivo e l'inzio dell'esecuzione delle fasce ornamentali delle vele probabilmente risalgono al tempo dell'intervento del Beato Angelico nel 1447 (Mancini 1903; Salmi 1930), anche se poi è presumibile che l'opera sia stata realizzata dagli aiuti del maestro (Urbani 1958; Carli 1965) buona parte della critica non ha infatti esitato a ravvisare in alcune delle testine degli esagoni, le più complesse, la mano di B. Gozzoli (Venturi 1913; Salmi 1930; Padoa Rixxo 1972), piuttosto che quella di Giovanni d'Antonio o di Giacomo Poli. E' probabilmente, dopo l'abbandono dei lavori da parte dell'Angelico nel settembre 1447, fu proprio il Gozzoli a proseguire l'opera, almeno fino alla fine del 1449 (Pacchioni 1910), sino all'altezza dell'imposta delle vele, insieme al Maestro ornatista che si occupava della decorazione dei costoloni. L'opera in terracotta da tempo, fu ripresa da L. Signorelli e dai suoi aiuti e condotta ai peducci dei costoloni come prevedeva il contratto del 5/4/1499: è proprio in queste zone inferiori che si può notare uno stacco, soprattutto nelle tipologie dei volti di stampo signorelliano e nel fare più sintetico e risentito, dovuto al cambio delle maestranze. Per quanto riguarda le testine che in via congetturale sono state attribuite dal Gozzoli (Salmi 1930), in effetti esse presentano quegli scarti tra modellato più vigoroso in alcune e più morbido in altre, che poi diverranno tipici nella caratterizzazione dei volti dei personaggi negli affreschi del ciclo di S. Francesco a Montefalco (1450-52), opera appena seguente all'impresa di Orvieto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000150546
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico dell'Umbria
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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