San Bartolomeo

scultura 1618 - 1618

L'apostolo, dalla barba fluente, appare incedere verso la sua sinistra: il movimento della gamba in atto di avanzare è messo in evidenza dal sollevarsi delle pieghe delle vesti, trattenute dall'apostolo S. Bartolomeo contemporaneamente volge il capo in senso opposto alla direzione del moto, rivolgendolo verso la mano destra, tesa in avanti, che solleva una sorta di coltello dalla lama piatta e larga. Il mantello del personaggio è aperto sul davanti e lascia vedere una tunica con due fasce incrociate sul busto della figura

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA MARMO DI CARRARA
  • MISURE Altezza: 295 cm
  • ATTRIBUZIONI Buzio Ippolito (attribuito): scultore
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per la realizzazione della scultura i Soprastanti con tutta probabilità si rivolsero a più di un autore: abbiamo notizia infatti della presentazione di due bozzetti da parte di Pietro Bernini e di uno del Buzio, che risultò il prescelto (Fumi, 1891). la scultura fu licenziata dall'autore e collocata lungo la navata centrale del Duomo (Luzi, 1866) il 5/1/1618 (Fumi, 1891; Garzelli, 1972). A quella data il Buzio aveva già lavorato a Roma (Thieme Becker, 1911), eseguendo rilievi e sculture per il laterano (1597-1601) e per la Cappella Paolina in S. Maria Maggiore (1611-13)in collaborazione con C.Mariani, S. Maderno e N. Cordier. Nonostante questi interventi siano stati giudicati dalla critica come esercitazioni formali (R. Wittkower, Art and architecture in Italy 1600-1750, London 1965, pp. 83-4) senza calore, tuttavia è plausibile supporre che la vicinanza degli altri artisti abbia agito da stimolo profondo per la formazione culturale del Buzio: se già nella scultura con S. Giacomo degli Incurabili a Roma (1615) è possibile cogliere echi del colorismo sansovinesco mediati attraverso il veneto Mariani, Nel S. Bartolomeo le caratteristiche dello stile composito dell'artista si precisano maggiormente. Da un lato troviamo l'ampiezza senza enfasi ed il gusto per le superfici polite che rimandano al nitore del Maderno, e dall'altro un senso più articolato e complesso della forma ancora una volta riconducibile al mariani. Pur concedendo qualche sporadico spunto, nelle opere successive, ai modi dell'incipiente statuaria barocca, il Buzio, per educazione e formazione, si configura come tipico esponente del tardo manierismo romano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000067949
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI

COINVOLTO IN

LOCALIZZATO IN

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Buzio Ippolito (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1618 - 1618

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'