San Tommaso
scultura
1567 - 1567
Scalza Ippolito (attribuito)
1532/ 1617
L'apostolo, dalla testa incorniciata di riccioli, guarda lontano davanti a sè mentre, appoggiando la gamba destra su un rialzo, col braccio destro sostiene un grande volume dalla coperta ornata di fregi. Nella mano sinistra egli reca una squadra, un compasso ed un regolo, mentre altri strumento di misurazione sono ai suoi piedi. La figura indossa una tunica stretta in vita, fittamente pieghettata, alla quale è sovrapposto un manto i cui lembi si incrociano sul petto dell'apostolo
- OGGETTO scultura
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MATERIA E TECNICA
MARMO DI CARRARA
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MISURE
Altezza: 280 cm
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ATTRIBUZIONI
Scalza Ippolito (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non si conosce il giorno in cui i Soprastanti ratificarono con un contratto la decisione di affidare una scultura con S. Tommaso all'esecuzione di Ippolito Scalza: si sa soltanto che l'opera venne terminata nel 1587 (Garzelli, 1972) ed inaugurata il 22/5 di quell'anno (Fumi, 1891) con la collocazione lungo la navata centrale del Duomo (Luzi, 1866). E' questa (Venturi, 1937) la prima di un nucleo di statue raffiguranti apostoli e Santi eseguite dallo Scalza (Thieme-Becker, 1935) per la Cattedrale di Orvieto. In essa l'autore appare già decisamente orientato verso un sobrio equilibrio, che non esclude una certa enfasi, ed una ricerca di sintesi formale tendente alla definizione netta della volumetria e della diffusione della luce delle superfici. In questo senso la scultura può essere avvicinata al gruppo con la Pietà eseguito in precedenza dallo Scalza per il Duomo: ma ciò che nel gruppo appariva ancora riconducibile alle tipologie composite di impronta manieristica della seconda metà del Cinquecento, nel S. Tommaso viene tradotto in più pacato movimento di masse e volumi; l'apostolo si accampa nello spazio con la rigorosa geometria delle sue linee di forza, e col suo chiaroscuro diffuso, reso appena più vibrante nel piegheggiare della veste e nello scavo delle orbite degli occhi. Se non nella composizione, una certa concettuosità appare invece nell'ideazione dei dettagli e degli attributi iconografici inediti, che sostituiscono la picca o la Sacra cintola di conseuto associate alla figura dell'apostolo (G.Kaftal, Iconografy of the Saints in central and south italian schools of painting, Florence 1965, p. 1081): l'inaspettata, e tutto sommato arbitraria, presenza di strumenti di misura accanto a S. Tommaso potrebbe infatti essere una poco celata allusione al ruolo di capomastro del Duomo che lo stesso Scalza ricopriva nel 1567
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1000064820
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0