decorazione plastico-architettonica di Civitali Matteo (sec. XV)
decorazione plastico-architettonica,
1482/ 1484
Civitali Matteo (1436/ 1501)
1436/ 1501
lunetta a conchiglia posta in corrispondenza delle otto facciate della cappella
- OGGETTO decorazione plastico-architettonica
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ATTRIBUZIONI
Civitali Matteo (1436/ 1501)
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Martino
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ogni faccia del tempio è sormontata da un segmento d'arco con fronte decorata a conchiglia. L’intera decorazione dell’esterno è contestuale all’innalzamento della cappella, costruita tra 1482 e 1484 su commissione di Domenico Bertini, per cui è certamente opera di Matteo Civitali. Gli unici interventi che hanno ripetutamente interessato gli elementi strutturali della cappella sono quelli di doratura che si sono succeduti nel tempo. Si conserva traccia documentaria solo di alcuni di questi interventi: nel 1645 fu ad esempio ordinata la doratura della cupola, della lanterna e delle colonne “conforme s’è fatto altre volte” (BSL, ms 1552, p. 20; anche in Ridolfi 1882, p. 146). Un altro intervento è attestato nel 1838: in questa occasione l’esterno della cappella fu dorato a mordente dal doratore Carlo Buonini per una spesa complessiva di lire 1340,12 (Lettere del segretario della congregazione al nuovo operaio del 23 gennaio 1838, in Opera, Protocollo 1838 n. 223/ ACL, Congregazione cassetta b, Carte sciolte; ricevute n. 75 del 21 ottobre 1838). Nel 1661 ai due lati di ciascuna lunetta furono collocate le statue degli otto putti reggenti i simboli della passione di Cristo, che il Trenta nel 1820 attribuisce a Vincenzo Civitali (Trenta 1820, p.84). Essi furono donati a tal scopo dal lucchese Paolo Liparelli, ingegnere militare, insieme alle 4 statue degli evangelisti, opera di Cosimo Fancelli, attualmente collocati nel Museo dell'Opera del Duomo. Una proposta in tal senso era stata già fatta nel 1623 dall'ingegnere urbinate Muzio Oddi, il quale aveva proposto di celare i difetti costruttivi della cappella mediante l'inserimento di "angioletti a due a due", come attesta Bartolomeo Beverini sia nel Pellegrino guidato per la città di Lucca sia negli Annales (1669 ca; 1671-86 edizione 1829-32). La rimozione delle 12 statue ebbe luogo nel 1838 grazie al capillare intervento di restauro promosso dal canonico Pietro Pera
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525469-6
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0