Rilievo

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • ATTRIBUZIONI Guardi Andrea Di Francesco (notizie 1451-1474): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende relative al bassorilievo coincidono con quelle delle opereraffi guranti la Misericordia e la Amore (09/00235698-09/00235699). Altempo di L asinio l'oggetto era murato nel corridoio nord sotto"L'incontro tra Esaù e Giacobbe". (AFS, n. inv.560). Le tre Virtùrappresentate entro nicchie (la Misericordia con un'urna in mano; l'Amorecon in mano un clipeo recante un 'animula alata; la Carità che getta ilcontenuto di un'urna su un fanciullo seduto) unite rappresentano ilmistero eucaristico dell'incarnazione di Cr isto: per questo motivo è daescludere che originariamente facessero parte del monumento funebredell'arcivescovo Pietro Ricci (09/00235697) (che pera ltro ha già sullacassa la raffigurazione delle tre Virtù teologali) , come avevanosostenuto Papini (PAPINI 1912-31) e Moriondo (MORIONDO 1946-47). S olorecentemente da Ciardi (CIARDI 1987a) sono state ricondotte, per iconte nuti specificatamente religiosi e per le corrispondenze delledimensioni e della posizione dei fori delle grappe che un tempo letenevano unite, al co mplesso del tabernacolo dell'eucarestia posto nellacappella maggiore della Cattedrale di Pisa. Pur non possedendo unadocumentazione sulla sua messa in opera, abbiamo alcune testimonianze:indirettamente Vasari lo cita a pro posito dei due angeli ceroforicommissionati al Tribolo ma firmati dal Cosi ni (CIARDI 1987, p. 37);precedentemente, tra il 1498 e il 1534, un anonimo locale, trascrivendole iscrizioni presenti in Duomo, annotò anche quelle poste sultabernacolo ("Circa Tabernaculum corporis Xti/Ego sum Panis vivus qui decelo descendi si qui manducaverit ex loco pane vivet in eternum/Car itasArdor Amoris me ligavit/Spes Misericordia me humiliavit", in BUP, ms10 83, Notizie per l'historia pisana, c. l0v). L'ultima parte dellacitazione si riferisce proprio alle iscrizioni poste sugli archi dellenicchie dell'A more e della Mise-ricordia. Altre informazioni riguardanoil primo smontagg io e la ricomposizione in epoca tardo quattrocentesca eil secondo smontagg io avvenuto all'indomani dell'incendio del 1595, nelcui rogo rimase illeso (ACP, B Il, IX, cc. 14 sgg.). Proprio in undocumento risalente alla fine del '500, pubblicato anche da Bacci (BACCI1917), vengono ricordati i pezzi del ciborio: "Ciborio ricevuto. Ricordocome si è ricevuto in magazzino, s otto la volta lungo le mura, il ciborioche era in duomo all'altare maggior e cioè: 4 parapetti di marmo lavoratoe forati bianchi/ 4 festoni/ 4 cornic i di marmo bianco lavorato/ 4colonnelli di porfido con loro base et capite lli di marmo bianco." In undisegno a mano libera di Adriano dell'Oste, ris alente alla fine del '500(ASP, Carte Lupi, l0. IV; è una copia, l'original e è andato perduto; cfr.09/00235756), si ha un'idea della collocazione ori ginaria del pezzo,esattamente dietro l'altare maggiore, staccato da questo non troppo, eposto su una colonna di porfido come è ricordato nelle Visit ationes (AAP,Acta Visitationis, 1568- 83, c. 46r), nella descrizione anoni ma del Duomodel XVI secolo (BNF, Fondo Naz. il, 1,313, c. 322) e da C. Lan franchi(Ricordi, in ASP, Archivi privati 6); ai lati si ergevano, su due c olonnecon capitelli, perdute nel già citato incendio, realizzate tra il 15 26 eil 1527 da Stagio Stagi, i due angeli cerofori già citati (CASINI 1987 a,pp. 173 e 184). Durante i lavori di restauro si pensò all'inizio al suor imontaggio ma, in linea con le nuove normative tridentine, cheimponevano l a custodia dell'eucarestia in un solo luogo e non nellacappella maggiore p er le cattedrali e le collegiate, venne mutatol'arredo liturgico e per l'a ltare maggiore vennero realizzati ilcrocefisso e i due angeli bronzei sott o la direzione del Giambologna(CASINI 1986). (continua in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235700
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00235700
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2006
    2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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