Arcivescovo Pietro De'Ricci
monumento funebre
1450 - 1499
Guardi Andrea Di Francesco (notizie 1451-1474)
notizie 1451-1474
La cassa, con fronte tripartita con le rappresentazioni della Fede, Speran za e Carità in bassorilievo, posa su una lastra con iscrizione emensole i nglobanti piccole formelle con stemma con tre ricci; sopra lacassa defunt o in paramenti arcivescovili
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
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ATTRIBUZIONI
Guardi Andrea Di Francesco (notizie 1451-1474): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento proviene dal braccio sud del transetto del Duomo (CIARDI1987 a). Nel 1713 venne smontato e trasferito nella Sacrestia deiCappellani, d ove rimase fino al 1829, anno in cui Lasinio lo spostò nelcorridoio ovest del Camposanto (LASI-NIO 1833) a destra del sepolcrocinquecen-tesco di Ba rtolomeo de' Medici. Alle estre-mità del monumentocomparivano due an-geli di Tino di Camaino (09/00235631) (Brogi n. 3371).Dal 1986 è conservato pr esso il Mu-seo dell'Opera del Duomo. Nellaletteratura locale (TRONCI 1643 ; RONCIONI 1844) la tomba è stata sempreconsiderata come deposito dei due vescovi Ricci (Pietro e Giuliano),secondo l'usanza, peraltro diffusa in q uel tempo, di unire in un unicomausoleo più personaggi legati da parentel a: in realtà Giuliano nel1456, cin-que anni prima di morire, espresse il d esi-derio di esseresepolto sotto il pavimento di fronte al monumento che a vevacommissio-nato come memoria funebre per lo zio, morto già da tempo (MA TTEI 1772). Attualmente il sepolcro è costituito da una cassa, confront e tripartita con le rappre-sentazioni della Fede, Speranza e Caritàin bas so rilievo, posta su una lastra con iscri-zione e mensoleinglobanti tre fo rm elle con lo stemma Ricci; sopra la cassa giace ilde-funto in paramenti arc ivescovili. Originariamente il complessofunerario si presen-tava più a rti colato. La struttura prevedeva ungrande arco a pieno centro, occupato dall a lunetta con Madonna colBambino e due angeli murata sopra la porta d i Bo nan-no (fino al 1755 neimagazzini della Prima-ziale: ASP, Opera del D uomo 27, c.70),analogamente al coronamento dell'altare di S. Ranieri, ogg i in S.Ranierino, del ta-bernacolo lateranense e del più tardo sepol-cro deifi gli di Jacopo III d'Appiano in S. Donato a Scarlino (CIARDI 1987 a). Lafor -ma originaria è possibile desumerla anche dal nuovo aspetto dato alMausol eo di Arri-go VII (09/00235629) in occasione del suo sposta-mentoda lla tr ibuna del duomo al braccio sud del transetto, proprio di fronteal d epo-si to Ricci (CIARDI 1987a). La lapide del 1713, murata nei pressidel l uogo o riginario dopo la rimozione della tomba nella sacre-stia deicappell ani av venuta in quell'anno, riporta la notizia che l'insiemepartiva da ci rca du e metri da terra: in questo modo poteva essere benvisibile la lapid e sepo lcra-le terragna di Giuliano de' Ricci, ancora insitu. Del compless o non facevano parte le formelle con le tre virtùdella Misericordia, Cari tà e A more, come sosteneva Moriondo (1946-47),in quanto parti del ciborio del du omo(09/00235698-09/00235699-09/00235700). La tipologia della tomba Ricci è strettamen-te collegata a quella del sepolcro Brancacci a Napoli,eseguito a Pisa negli anni '20 da Donatello e Michelozzo: analogamente ildefunto gi acente su catafalco poggia direttamente sulla cassa tripartitae la Madonna col Bambino, rappresentata anche in questo caso con il palmode lla mano a perta verso il basso in segno di accoglienza secondoun'iconogra fia funera ria (CIARDI 1987a), non è relegata entro un tondoma occupa tutt a la lunet ta. Anche il modo di intagliare a piani incisi etalvolta graffi ti, eviden zia un tratto veloce e carico di espressionismofisiognomico des unto dalla tradizione donatelliana. Non è secondarioinoltre il contributo della scul tura del Rossellino: i rapporti cheAndrea Guardi ha avuto con q uest'ultim o si traducono nella scelta dellafrontalità della Madonna e nel l'insisten za sui dati realistici delgiacente
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235697
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00235697
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2006
2014
- ISCRIZIONI sulla lapide - HOC CELEBRI TUMULO PETRI DE RICCIS DE FLORENTIA ARETINI DEINDE/ PISANIANT ISTIS BENEMERITI SITA SUNT OSSA. QUI FELICITER E VITA/ MIGRAVITPRIDIE KA LENDIS DECEMBRIS ANNO MCCCCXVIII - latino
- STEMMI sotto la lapide - religioso - Stemma - stemma a goccia con sette ricci e otto palle alternati a a fasce
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0