Amore
rilievo
Guardi Andrea Di Francesco (notizie 1451-1474)
notizie 1451-1474
Figura femminile con mandorla tra le mani su cui è effigiato Amore con fac e in mano
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
MARMO BIANCO
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ATTRIBUZIONI
Guardi Andrea Di Francesco (notizie 1451-1474): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
- INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende che riguardano quest'opera coincidono con quelle delbassoriliev o raffigurante la Misericordia (09/00235698). Al tempo diLasinio era murat a nel corridoio nord sotto "L'incontro tra Esaù eGiacobbe". (AFS, n. inv.5 54). Le tre Virtù rappresentate entro nicchie(la Misericordia con un'urna in mano; l'Amore con in mano un clipeorecante un'animula alata; la Carità che getta il contenuto di un'urna suun fanciullo seduto) unite rappresenta no il mistero eucaristicodell'incarnazione di Cristo: per questo motivo è da escludere cheoriginariamente facessero parte del monumento funebre dell 'arcivescovoPietro Ricci (09/00235697) (che peraltro ha già sulla cassa la raffigurazione delle tre Virtù teologali) , come avevano sostenuto Papini( PAPINI 1912-31) e Moriondo (MORIONDO 1946-47). Solo recentemente daCiardi (CIARDI 1987a) sono state ricondotte, per i contenutispecificatamente reli giosi e per le corrispondenze delle dimensioni edella posizione dei fori d elle grappe che un tempo le tenevano unite, alcomplesso del tabernacolo de ll'eucarestia posto nella cappella maggioredella Cattedrale di Pisa. Pur n on possedendo una documentazione sulla suamessa in opera, abbiamo alcune t estimonianze: indirettamente Vasari locita a proposito dei due angeli cero fori commissionati al Tribolo mafirmati dal Cosini (CIARDI 1987, p. 37); p recedentemente, tra il 1498 eil 1534, un anonimo locale, trascrivendo le i scrizioni presenti in Duomo,annotò anche quelle poste sul tabernacolo ("Ci rca Tabernaculum corporisXti/Ego sum Panis vivus qui de celo descendi si q ui manducaverit ex locopane vivet in eternum/Caritas Ardor Amoris me ligav it/Spes Misericordiame humiliavit", in BUP, ms 1083, Notizie per l'histori a pisana, c. l0v).L'ultima parte della citazione si riferisce proprio alle iscrizioni postesugli archi delle nicchie dell'Amore e della Mise-ricordi a. Altreinformazioni riguardano il primo smontaggio e la ricomposizione in epocatardo quattrocentesca e il secondo smontaggio avvenuto all'indomanid ell'incendio del 1595, nel cui rogo rimase illeso (ACP, B Il, IX, cc. 14sg g.). Proprio in un documento risalente alla fine del '500, pubblicatoanche da Bacci (BACCI 1917), vengono ricordati i pezzi del ciborio:"Ciborio ric evuto. Ricordo come si è ricevuto in magazzino, sotto lavolta lungo le mur a, il ciborio che era in duomo all'altare maggiorecioè: 4 parapetti di mar mo lavorato e forati bianchi/ 4 festoni/ 4cornici di marmo bianco lavorato / 4 colonnelli di porfido con loro baseet capitelli di marmo bianco." In u n disegno a mano libera di Adrianodell'Oste, risalente alla fine del '500 (ASP, Carte Lupi, l0. IV; è unacopia, l'originale è andato perduto; cfr. 0 9/00235756), si ha un'ideadella collocazione originaria del pezzo, esattam ente dietro l'altaremaggiore, staccato da questo non troppo, e posto su un a colonna diporfido come è ricordato nelle Visitationes (AAP, Acta Visitat ionis,1568- 83, c. 46r), nella descrizione anonima del Duomo del XVI secol o(BNF, Fondo Naz. il, 1,313, c. 322) e da C. Lanfranchi (Ricordi, in ASP,A rchivi privati 6); ai lati si ergevano, su due colonne con capitelli,perdu te nel già citato incendio, realizzate tra il 1526 e il 1527 daStagio Stag i, i due angeli cerofori già citati (CASINI 1987a, pp. 173 e184). Durante i lavori di restauro si pensò all'inizio al suo rimontaggioma, in linea co n le nuove normative tridentine, che imponevano lacustodia dell'eucarestia in un solo luogo e non nella cappella maggioreper le cattedrali e le coll egiate, venne mutato l'arredo liturgico e perl'altare maggiore vennero rea lizzati il crocefisso e i due angeli bronzeisotto la direzione del Giambol ogna (CASINI 1986). (continua in OSS)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235699
- NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00235699
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1993
2006
2014
- ISCRIZIONI sull'archivolto della nicchia - ARDOR. AMORIS. ME LIGHAVIT - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0