Misericordia

rilievo

Figura femminile entro una nicchia con vaso rivolta verso la sua sinistra

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • ATTRIBUZIONI Guardi Andrea Di Francesco (notizie 1451-1474): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La formella faceva parte originariamente del ciborio del Duomo postosopra l'altare maggiore smontato all'indomani dell'incendio del 1595.Trasferito insieme agli altri pezzi nei depositi, vi rimase fino al1812-16 (DA MORRON A 1816) periodo in cui Lasinio la inserì tra le opereda esporre in Camposa nto: così l'opera venne murata nel corridoio nordsotto "Il sacrificio di I sacco" (Alinari n. 8798). Nel 1935 è presentenel Museo dell'Opera del Duom o (CARLI 1935). Nel 1963 è nei depositi, nel 1986 viene esposta nel Museo dell'Opera del Duomo (INVENTARIO 1963). Le tre Virtù rappresentate entroni cchie (la Misericordia con un'urna in mano; l'Amore con in mano unclipeo r ecante un'animula alata; la Carità che getta il contenuto diun'urna su un fanciullo seduto) unite rappresentano il misteroeucaristico dell'incarnazi one di Cristo: per questo motivo è da escludereche originariamente facesse ro parte del monumento funebredell'arcivescovo Pietro Ricci (09/00235697) (che peraltro ha già sullacassa la raffigurazione delle tre Virtù teologal i) , come avevanosostenuto Papini (PAPINI 1912-31) e Moriondo (MORIONDO 19 46-47). Solorecentemente da Ciardi (CIARDI 1987a) sono state ricondotte, p er icontenuti specificatamente religiosi e per le corrispondenze delledime nsioni e della posizione dei fori delle grappe che un tempo letenevano uni te, al complesso del tabernacolo dell'eucarestia posto nellacappella maggi ore della Cattedrale di Pisa. Pur non possedendo unadocumentazione sulla s ua messa in opera, abbiamo alcune testimonianze:indirettamente Vasari lo c ita a proposito dei due angeli ceroforicommissionati al Tribolo ma firmati dal Cosini (CIARDI 1987, p. 37);precedentemente, tra il 1498 e il 1534, u n anonimo locale, trascrivendole iscrizioni presenti in Duomo, annotò anch e quelle poste sultabernacolo ("Circa Tabernaculum corporis Xti/Ego sum Pa nis vivus qui decelo descendi si qui manducaverit ex loco pane vivet in et ernum/CaritasArdor Amoris me ligavit/Spes Misericordia me humiliavit", in BUP, ms1083, Notizie per l'historia pisana, c. l0v). L'ultima parte dellac itazione si riferisce proprio alle iscrizioni poste sugli archi dellenicch ie dell'Amore e della Mise-ricordia. Altre informazioni riguardanoil primo smontaggio e la ricomposizione in epoca tardo quattrocentesca eil secondo smontaggio avvenuto all'indomani dell'incendio del 1595, nelcui rogo rima se illeso (ACP, B Il, IX, cc. 14 sgg.). Proprio in undocumento risalente a lla fine del '500, pubblicato anche da Bacci (BACCI1917), vengono ricordat i i pezzi del ciborio: "Ciborio ricevuto. Ricordocome si è ricevuto in mag azzino, sotto la volta lungo le mura, il ciborioche era in duomo all'altar e maggiore cioè: 4 parapetti di marmo lavoratoe forati bianchi/ 4 festoni/ 4 cornici di marmo bianco lavorato/ 4colonnelli di porfido con loro base et capitelli di marmo bianco." In undisegno a mano libera di Adriano dell' Oste, risalente alla fine del '500(ASP, Carte Lupi, l0. IV; è una copia, l 'originale è andato perduto; cfr.09/00235756), si ha un'idea della colloca zione originaria del pezzo,esattamente dietro l'altare maggiore, staccato da questo non troppo, eposto su una colonna di porfido come è ricordato ne lle Visitationes (AAP,Acta Visitationis, 1568- 83, c. 46r), nella descrizi one anonima del Duomodel XVI secolo (BNF, Fondo Naz. il, 1,313, c. 322) e da C. Lanfranchi(Ricordi, in ASP, Archivi privati 6); ai lati si ergevano, su due colonnecon capitelli, perdute nel già citato incendio, realizzate tra il 1526 eil 1527 da Stagio Stagi, i due angeli cerofori già citati (CA SINI 1987a,pp. 173 e 184). Durante i lavori di restauro si pensò all'inizi o al suorimontaggio ma, in linea con le nuove normative tridentine, cheimp onevano la custodia dell'eucarestia in un solo luogo e non nellacappella m aggiore per le cattedrali e le collegiate, venne mutatol'arredo liturgico e per l'altare maggiore vennero realizzati ilcrocefisso e i due angeli bro nzei sotto la direzione del Giambologna(CASINI 1986). (continua in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235698
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00235698
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2006
    2014
  • ISCRIZIONI sull'archivolto della nicchia - MISERICHORDIA ME HUMILIAVIT - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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