Spinario (Giovane che si toglie una spina dal piede). Spinario (Giovane che si toglie una spina dal piede)
scultura bronzetto,
ca 1519 - ca 1520
Alari Bonacolsi Pier Jacopo Detto Antico (attribuito)
1460 ca./ 1528
Statuetta in bronzo con una figura di giovane seduto su un sedile di roccia, curvo e reclinato in avanti nell'atto di accavallare la gamba sinistra su quella destra per togliersi una spina dal piede
- OGGETTO scultura bronzetto
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
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MISURE
Profondità: 11,4 cm
Altezza: 19,5 cm
Peso: 2.980 cm
Larghezza: 15 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Mantovano
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ATTRIBUZIONI
Alari Bonacolsi Pier Jacopo Detto Antico (attribuito): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense di Modena
- LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
- INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo Spinario Bonacolsiano è una scultura emblematica degli interessi antiquari degli Estensi. Il bronzetto è registrato per la prima volta nell’inventario del duca Alfonso II d’Este del 1584. È presumibile (ma non certo), lo rammenta Davide Gasparotto, che possa trattarsi di un dono di Isabella d’Este, moglie del marchese Francesco Gonzaga, al fratello Alfonso I. In ogni caso non è noto come l’opera sia giunta alla corte estense. L’immagine del giovane cavaspino era conosciuta ed apprezzata già nel medioevo. Si pensi, ad esempio, alla sua raffigurazione tra i girali popolati di figure che decorano l’archivolto dei portali della cattedrale di Modena. I riferimenti a tale scultura derivavano dalla statua bronzea che si trovava allora nel campus Lateranensis a Roma, prima che questa rientrasse nella donazione di Sisto IV al popolo romano, giunta in Campidoglio nel 1471. Con il Rinascimento l’opera venne letta dagli artisti come modello (exemplar) dell’eccellenza dell’arte classica. Insieme al Marco Aurelio, lo Spinario fu replicato innumerevoli volte. Pier Jacopo Alari Bonacolsi, detto l’Antico, ne aveva sicuramente eseguito una copia intorno al 1496 per conto di Gianfrancesco Gonzaga (Mantova, 1446-Bozzolo, 1496), prima di passare al servizio del fratello, il vescovo Ludovico Gonzaga (A. H. Allison 1993-1994, p. 72). Fu proprio questi a prestare «el nostro putino dal spino» all’orafo viadanese Gian Marco Cavalli affinché ne facesse una copia per il patrizio veneziano Marcantonio Morosini. Successivamente l’Antico, il 26 marzo del 1501, realizzò per Isabella d’Este un’altra replica di questo bronzetto, sempre grazie alla gentile disponibilità del citato vescovo (Documenti inediti 1879, n.16). La Spinario di Isabella è oggi individuato nell’eccellente esemplare che si trova nella collezione Wrightsman a New York, caratterizzato da una doratura sui capelli (A. H. Allison 1993-1994, pp. 210-212). Importante ricordare che, nell’inventario redatto alla morte della marchesa, viene annotato come presente nella Grotta «uno nudo da la spina col suo basamento adorato» (Ferrari 2003, p. 347, n. 7297). Lo Spinario Wrightsman è poco più alto dello Spinario estense (h cm 20,3) e mostra il giovinetto seduto su un tronco d’albero anziché su una roccia. La raffinatezza dello Spinario estense traspare comunque dalla qualità della fusione e del successivo lavoro di cesello. L’opera sembra potersi apparentare alla produzione più tarda dell’Antico, sulla tipologia dei lavori eseguiti intorno al 1519, oggi quasi tutti conservati nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, e quasi tutti privi di dorature. Risalta con grande evidenza comunque il magistero plastico dell’Antico che, nel bronzo, riporta questa tecnica a un livello di perfezione ineguagliata dopo l’antichità. Bibliografia Augusta Ghidiglia Quintavalle, La Galleria Estense di Modena, Istituto poligrafico dello Stato, Roma, 1967, p. 24. A.H. Allison, The Bronzes of Pier Jacopo Alari-Bonacolsi, called Antico, in “Jahrbuch der kunsthistorischen Sammlungen in Wien”, 88-89, 1993-1994, pp. 35-310. Le Collezioni Gonzaga: L'inventario dei beni del 1540-1542, a cura di Daniela Ferrari, Cinisello Balsamo ( Milano ), Silvana Editoriale 2003, p. 347, n. 7297 The Golden Age of Renaissance Bronzes, Catalogo della mostra (Washington, National Gallery of Art, 6 novembre 2011 – 8 aprile 2012; New York, The Frick Collection, 1 maggio – 29 luglio 2012), National Gallery of Art, Washington, 2011, tav. 18. Bonacolsi l'Antico. Uno scultore nella Mantova di Andrea Mantegna e Isabella d'Este, mostra a Mantova, Galleria e Museo di Palazzo Ducale, 13-09-2008/06-01-2009 , Electa, Milano, 2008, p. 204, n. 3. Serial/Portable Classic, Catalogo della mostra (Venezia, Fondazione Prada, 9 maggio - 13 settembre 2015), Buysschaert , Milano, 2015, sch. pc 58, p. 244
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675953
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 2249
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
- ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0