La costruzione di Porta Leona di Mantova
dipinto murale,
ca 1561 - ca 1573
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576)
ante 1516/ 1576
Ghisoni Fermo Detto Fermo Da Caravaggio (attribuito)
1505 ca./ 1575
Dipinto murale di forma ottagonale e superficie curva
- OGGETTO dipinto murale
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MISURE
Altezza: 2,00 m
Lunghezza: 1,95 m
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ATTRIBUZIONI
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576): disegnatore
Ghisoni Fermo Detto Fermo Da Caravaggio (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 46/ Galleria dei Frutti
- INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima scena del lato settentrionale della volta, di formato ottagonale, è dedicata alla costruzione della Porta Leona di Mantova: secondo la ricostruzione storica offerta da Stefano Davari (Notizie storiche topografiche della città di Mantova nei secoli XIII-XIV e XV, 1903, p. 62), la porta detta Leona fu il risultato del restauro dell’antica porta delle Quattro Porte (“dalla cui denominazione si può congetturare che fosse costituita da quattro arcate”) collocata tra i quartieri di Santo Stefano e di San Giacomo, voluto dal Comune nella prima metà del secolo XIV. La nuova costruzione fu dotata di un leone in pietra rossa in facciata, dal quale prese il nome l’intera contrada “del Leone vermiglio”. Davari sottolinea che la porta detta delle Quattro Porte era certamente una delle più antiche della città, forse anche risalente all’epoca romana imperiale; attorno all’anno Mille essa segnava l’estremo confine occidentale di Mantova. Lo stesso episodio sarà riproposto nella sala di Manto. Sulla scena, in primo piano, compaiono due figure, probabilmente il rappresentante dell'autorità comunale e il sovrintendente i lavori di costruzione, mentre sullo sfondo la porta, ripresa frontalmente, è percorsa da operai su ponteggi. Del dipinto si conserva il relativo disegno preparatorio di mano di Giovan Battista Bertani (si rinvia a Berzaghi 2002, p. 607, n. 197.1): la traduzione in pittura, che già Cottafavi 1927 (p. 424) assegnava a un artista diverso da quello operante sul lato sud della volta, è oggi attribuita, anche sulla base della testimonianza di Giorgio Vasari, che ne ricorda il coinvolgimento nel cantiere della Rustica, a Fermo Ghisoni (L'Occaso 2007, p. 71; Berzaghi 2014, p. 51). L'iscrizione sottostante, entro apposito lacunare rettangolare, è mutila: Cottafavi (1927, pp. 422-423) vi leggeva le sole parole “Urb[...] / moenibus et […] insigne”, ancora oggi visibili
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267723-1.4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI Sotto il dipinto, in lacunare rettangolare - … / urb[...] [...]dec … / muenibus et […] … insigne .. - capitale romana - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0