volta, elemento d'insieme di Bertani Giovanni Battista, Bertani Giovanni Battista (cerchia), Ghisoni Fermo detto Fermo da Caravaggio (attribuito), Bertani Giovanni Battista (cerchia), Scultori Giovanni Battista detto Giovanni Battista Mantovano (attribuito), Bertani Giovanni Battista (cerchia) (terzo quarto sec. XVI)

volta,

Volta lunettata in muratura portante, impostata su cornicione continuo e partita da cornici in comparti di varia forma, in cui si alternano campi di decorazione plastica e dipinta

  • OGGETTO volta
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura a stampo
    stucco/ doratura
    stucco/ modellatura
    intonaco/ pittura a olio
    stucco/ pittura
    intonaco/ pittura a mezzo fresco
  • ATTRIBUZIONI Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 41/ Stanza degli Amori di Giove
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La volta presenta una complessa articolazione in settori di varia forma, delimitati da cornici in stucco dorato a foglia composite, riccamente modellate. Le partizioni fanno da corona al comparto centrale, di forma romboidale, nel quale si scorgono lacerti pittorici (si rinvia a relativa scheda OA); lungo le due diagonali della volta si collocano quattro comparti quadrilateri contenenti racemi in stucco bianco, alternati a settori di decorazione pittorica a grottesche, disposti a coppie lungo i lati maggiori della volta. Ai quattro angoli della copertura e al centro dei due lati minori (est e ovest) sono, rispettivamente, lunette accoppiate con soprastanti vele e una lunetta con vela partita in due parti uguali, secondo il modello fornito dalle due lunette maggiori collocate sui lati nord e sud (per le quali si rinvia alle relative schede OA), alla base della volta. Le cornici in stucco, composte dai consueti motivi di derivazione architettonica ma anche da elementi - catene di ghiande e festoni di foglie di quercia – allusivi al protagonista della decorazione, Giove, sono ulteriormente arricchite, in corrispondenza dei pannelli con racemi in stucco bianco, da sottili fasce dipinte a mascheroni e cammei su fondo scuro. I quattro comparti recano in centro un rilievo circolare; il resto del campo è riempito da girali vegetali che dipartono da un'arpia e da un tritone collocati al di sopra e al di sotto del tondo centrale, in posa frontale. I tre dei quattro rilievi circolari superstiti, ma fortemente compromessi, raffigurano due scene di consesso divino e “Giove fulmina i giganti”. I comparti a grottesche contengono, come evidenzia Berzaghi (2014, p. 45), derivazioni dirette da soggetti di invenzione giuliesca (lato nord), quali una personificazione di fonte dalla camera di Psiche e l'Europa sul toro dalla camera delle Aquile di Palazzo Te, oltre a una serie di divinità ed eroi (Apollo, Ercole, Diana, ad esempio) con relativi attributi entro esili architetture. Ai quattro angoli si collocano due piccole coppie di lunette, sormontate dalle relative vele: nelle prime compaiono raffigurazioni di animali quadrupedi, nelle seconde immagini di volatili con rametti nel becco, forse in allusione al dominio della terra e dei cieli proprio del padre degli dei o dell'onnipresente forza d'Amore, cui lo stesso Giove deve sottostare. Al centro di ciascun lato breve della volta, le due lunette ospitano in distinti comparti figure di amorini con attributi: solo quello dipinto nella semilunetta sinistra della parete ovest, con aquila di Giove, risulta ben leggibile. La coppia di vele soprastante ospita motivi a grottesche, animati da nerboruti puttini. Il cornicione di imposta della volta, lungo il quale si riconoscono con facilità i giunti propri della lavorazione a stampo, si compone di consueti motivi architettonici, tra i quali si inserisce una caratteristica catena di ghiande di quercia. Il restauro condotto negli anni Venti del secolo scorso ha comportato estesi interventi sulla decorazione plastica e pittorica della volta, ridotta in “condizioni veramente deplorevoli” (Cottafavi 1926, p. 142; Giannantoni 1929, p. 78). Per quanto riguarda le tecniche di esecuzione, M. G. Romano, responsabile del restauro del 2013, specifica che le lunette e il dipinto centrale della volta sono stati realizzati a olio su muro, mentre le vele con grottesche e gli spazi con animali sono stati dipinti su intonaco rinfrescato a calce, sia con metodo ad affresco che con colori a calce
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267719-1
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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