decorazione plastico-pittorica, elemento d'insieme di Giulio Romano, Giulio Romano (bottega), Giulio Romano (bottega), Giulio Romano (bottega), Guazzi Anselmo (secondo quarto, terzo quarto sec. XVI, sec. XVI)

decorazione plastico-pittorica post 1560 - ante 1575
Giulio Romano (bottega)
1499 ca./ 1546

Apparato plastico-pittorico composto da nove cornici rettangolari alternate a dodici lesene. Ciascuna cornice reca una partizione a losanga al centro di ogni lato e quattro riquadri angolari; ciascuna lesena reca un tondo al centro del fusto e due partizioni semicircolari alle due estremità

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura a stampo
    stucco/ doratura
    stucco/ modellatura
    stucco/ pittura
  • MISURE Altezza: 2,70 m
    Lunghezza: 12,70 m
    Larghezza: 8,00 m
  • ATTRIBUZIONI Giulio Romano (1499 Ca./ 1546): disegnatore
    Giulio Romano (bottega): pittore
    Guazzi Anselmo (1503 Ca/ 1553): decoratore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 19/ Camera dei Cavalli
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il registro superiore delle pareti presenta una successione di cornici rettangolari alternate a lesene in stucco modellato e dipinto, costituenti il telaio decorativo entro il quale trovarono originaria collocazione le nove tele raffiguranti cavalli, perdute verso la fine del XVIII secolo. Ciascuna delle nove cornici, con modanature in stucco (in origine integralmente) dorato, risulta segmentata in più porzioni: ai quattro angoli e al centro di ogni lato si collocano infatti piccoli riquadri – rettangolari i primi, romboidali i secondi – ospitanti figure o piccole scene dipinte a monocromo, imitanti il bronzo; i tratti di cornice tra le scene presentano una decorazione dipinta a fini racemi vegetali su fondo rosso scuro, caratterizzata da luminose porzioni bianche. Anche l'interno della cornice era in origine dipinto, come testimoniato da alcuni lacerti pittorici. Le dodici lesene che si alternano alle cornici recano un tondo al centro del fusto e due semitondi alle estremità: nel primo trovano collocazione figure a rilievo in stucco bianco su fondo scuro, mentre nei due spazi semicircolari ricorrono scenette o figure dipinte a imitazione di cammei; i due segmenti del fusto recano motivi a racemi vegetali su fondo bianco, con doppio bordo oro e verde. La decorazione pittorica dell'intero apparato spetta ad Anselmo Guazzi. Di alcune scene e figure, dipinte e a rilievo, la critica ha individuato i rispettivi fogli preparatori o altre invenzioni grafiche di Giulio Romano che hanno funzionato da parziali modelli; talora esse ripropongono soggetti già comparsi negli ambienti di Palazzo Te, e ugualmente ispirati a esempi numismatici, glittici e di altro piccolo formato di età classica. Il disegno complessivo varia sulla parete occidentale, sulla quale si aprono tre finestre e le lesene compaiono solo alle due estremità. Secondo L'Occaso (2019) l'intero apparato decorativo della sala è frutto di un rimaneggiamento generale di epoca guglielmina, comprendendo anche il soffitto a cassettoni decorato con festoni vegetali. Clinio Cottafavi, direttore del restauro della camera condotto verso il 1928, ricorda che, anteriormente ai lavori, su questo lato si aprivano due finestre con due vani rettangolari sovrastanti mentre la terza finestra risultava tamponata: assetto dovuto a modifiche apportate nella seconda metà del XVI secolo. Si procedette quindi alla riapertura della terza finestra e, di conseguenza, al totale rifacimento in stile della specchiatura risultante tra seconda e terza finestra, “riproducendo esattamente l'altra [specchiatura] tra la prima e la seconda”: la terza cornice della parete ovest è pertanto frutto integrale del restauro novecentesco. Furono inoltre murati i vani rettangolari delle due soprafinestre, anch'essi aperti in epoca successiva, forse per compensare la perdita di luce a seguito del tamponamento della terza finestra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267705-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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