decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo di Viani, Antonio Maria (attribuito) (seconda metà sec. XVI)

decorazione plastico-pittorica, post 1572 - ca 1595

Cinque ambienti di passaggio, di cui tre originariamente costituenti un ambiente unico: a un corridoio con volta a due crociere, privo di decorazione, seguono tre ambienti di cui uno controsoffittato e due con soffitto ligneo a travetti, recanti decorazione pittorica murale; un ulteriore ambiente di passaggio, dotato di soffitto ligneo a travetti e decorazione pittorica murale, collega questi ultimi alla Loggia di Eleonora

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura
    intonaco/ pittura a fresco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 12-16
  • INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'antisala dei Duchi è collegata alla loggia di Eleonora per mezzo di alcuni ambienti, di dimensioni contenute, collocati tra due corridoi: il primo situato tra antisala dei Duchi e camera D_1_15, il secondo, denominato D_1_16, con funzione di accesso diretto alla loggia. L'articolazione attuale in più spazi non corrisponde all'assetto originario di quest'area, come si evince dall'osservazione della decorazione murale degli ambienti D_1_13/14/15/16. Il primo corridoio (D_1_12) presenta una volta a due crociere irregolari: le pareti e la volta non presentano tracce di decorazione murale. L'ambiente D_1_15 condivide con i vicini D_1_13 e D_1_14, ma anche con il passaggio alla loggia denominato D_1_16, un'analoga decorazione ad affresco costituita da uno zoccolo dipinto a imitazione di marmi chiari sul quale si aprono grandi riquadri bordati in color porpora, separati da paraste dai profili giallo chiaro e ospitanti ognuno un intreccio di fogliame: sulle pareti nord, est ed ovest si riconoscono almeno tre tipi di piante, tra cui l'edera. Nell'ambiente D_1_13, dalle pareti martoriate, le tracce di questo tipo di decorazione emergono da strati successivi di intonaci, mentre sulla parete occidentale della vicina camera D_1_14 si conserva un bel pannello ornato da intreccio di rami di vite. Gli stessi motivi caratterizzano le pareti del passaggio che, dall'ambiente D_1_15, conduce direttamente alla loggia di Eleonora: sulla testata nord di tale corridoio si colloca l'accesso al cortile dei Cani. Soffitti lignei a travetti di identica concezione, dipinti con motivi vegetali e borchie dorate, costituiscono la copertura degli ambienti D_1_15, 14 e 16. Sulla parete occidentale dell'ambiente D_1_15 si conserva un lacerto di intonaco sovrammesso, e perciò successivo, alla decorazione di tipo vegetale, recante intarsi marmorei verdi e rossi tra due finte modanature architettoniche, di cui la superiore imitante un cornicione. L'area occupata da questi ambienti (originariamente costituenti un solo vano) funge da raccordo tra l'antisala dei Duchi, parte dell'appartamento guglielmino realizzato da Giovan Battista Bertani nell'ottavo decennio del sec. XVI, e la loggia di Eleonora, la cui costruzione è fissata attorno al 1595 e assegnata al prefetto delle fabbriche ducali Antonio Maria Viani (Carpeggiani 2003, p. 221; Berzaghi 2003, p. 246). Funzione della loggia fu quella di saldare la fabbrica di Bertani alla Rustica progettata da Giulio Romano, mediante il collegamento al “corridore” che chiude il cortile della Mostra verso il lago. La decorazione ad affresco di questi ambienti di passaggio risponde al gusto per i motivi tratti dal mondo naturale che contraddistingue l'epoca di Guglielmo e del figlio Vincenzo Gonzaga, con il quale assurge ad autonomo genere ornamentale (Berzaghi 2002, pp. 554-555). Una piccola targa dipinta sulla parete meridionale dell'ambiente D_1_15 ricorda il restauro pittorico compiuto nel gennaio 1931, e certamente affidato ad Arturo Raffaldini, protagonista dei cantieri diretti da Clinio Cottafavi. Dalla lettura di una “Stima abbreviata del valore venale” del palazzo redatta nel 1876 (Valli 2014, p. 631) si evince che la suddivisione dell'ambiente unico in tre vani non era ancora stata attuata: dal corridoio su cui apre l'antisala dei Duchi si accede infatti alla stanza 11 “con pavimento di quadri ammalorati, pareti rusticate, soffitto di travi e travetti ed assa; ha luce da due finestre nude”. Il soffitto, comune agli ambienti D_1_14 e D_1_15, doveva pertanto essere già in opera al momento del frazionamento dell'ambiente in tre porzioni, che potrebbe essere stato attuato nel corso del restauro diretto da Cottafavi. La targa del 1931 dipinta proprio sulla parete divisoria non originale ricorda tale restauro, finanziato con fondo S. H. Kress. Il soffitto in legno del passaggio D_1_16 non condivide il disegno del precedente, a cui potrebbe essere coevo o di poco successivo. Al 1995 risale un intervento di manutenzione degli intonaci del passaggio D_1_16, a cura di Coffani Restauri s.n.c. (ASoMn, Relazioni di restauro, MN 295: solo fotografie). Dal punto di vista architettonico si annota, infine, che l'accesso dall'allora unico vano alla loggia di Eleonora avveniva, anteriormente al 1786, attraverso il passaggio aperto sul lato sud, essendo a quell'epoca privo di aperture il lato ovest (Giulio Romano 1989, p. 388): lo stesso passaggio a sud risulta aperto all'indomani del restauro diretto da Cottafavi (cfr. Cottafavi 1933, fig. 5), ma oggi tamponato. Al contrario, nel 1992 fu rimossa la tamponatura (definita di costruzione recente) che, sulla parete ovest, impediva l'accesso alla loggia (Valli 2014, p. 475)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267682-0
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI D-1-15, parete sud - Restauro pittorico / fatto col fondo / largito da S.H. Kress / gennaio MCMXXXI / Anno IX - capitale - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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