Motivi decorativi a finti marmi

decorazione pittorica,

Decorazione pittorica a imitazione di marmi colorati. Il basamento a pannelli rettangolari chiari su fondo viola/porpora e la decorazione degli sguinci delle finestre si ripetono identici lungo le quattro pareti. PARETI OVEST ed EST: una cornice chiara con intarsi rossi racchiude un'area rettangolare di colore viola/porpora nella quale si dispongono tre pannelli polilobati chiari ornati, ognuno, da inserti verdi circolari agli angoli e inserti rossi polilobati al centro, a loro volta contenenti un rombo. PARETE NORD e SUD: una cornice chiara con intarsi rossi racchiude e suddivide in tre parti un'area rettangolare di colore viola/porpora nella quale si dispongono tre pannelli rettangolari con angoli smussati chiari ornati, ognuno, da inserti rossi e verdi: il centrale è interrotto dalla mostra di porta dipinta (parete nord) e dal camino (parete sud)

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Bottega Mantovana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le quattro pareti della camera recano, dal cornicione continuo a terra, una decorazione pittorica a finti marmi; le pareti ovest e nord sono prive di decorazione pittorica all'interno dei relativi riquadri superiori, mentre la parete sud presenta, all'interno del proprio, una decorazione pittorica con motivo a tendaggio di tono grigio/azzurro. La decorazione a finti marmi, di cui si osservano marcate incisioni nell'intonaco a guida del disegno, è affine a quella della sala di Manto e oggi ritenuta del 1580 circa. Una datazione agli anni del ducato di Vincenzo I, tra fine Cinquecento/inizio Seicento, come nel caso delle mostre marmoree delle porte, fu proposta da Cottafavi (1929), ma in seguito accantonata sulla base del contesto documentario relativo ai lavori di decorazione dell'ambiente. La decorazione pittorica con motivo a tendaggio nel riquadro superiore della parete meridionale non dovrebbe essere imputabile al restauro della camera della fine degli anni Venti del secolo scorso poiché una fotografia pubblicata da Cottafavi (1929, fig. 4) sembrerebbe attestarne l'esistenza prima di quei lavori: potrebbe trattarsi di un intervento dell'inizio del Settecento, se rapportato alle testimonianze raccolte da L'Occaso (2008, pp. 108 e ss.) inerenti l'Appartamento Grande di Castello in epoca barocca. Nella “Stima abbreviata del valore venale del Palazzo ex Ducale” del 1876 le pareti sono dette “fino all'altezza di tre metri […] rusticate non imbiancate” (Valli 2014, p. 500); nel corso del restauro condotto sotto la direzione di Clinio Cottafavi tra 1925 e 1929 (v. Cottafavi 1929), si procedette innanzitutto al rifacimento dell'intonaco in corrispondenza dei “pochi squarci” menzionati. Nel corso di quell'intervento fu mantenuto l'accesso che sulla parete settentrionale “dava nel quartierino ricavato sull'arco gettato tra la torretta e la controtorre di S. Nicolò del Castello”; l'integrazione pittorica della decorazione a finti marmi, affidata ad Aldo Fiozzi (cfr. inoltre Valli 2014, p. 504), fu realizzata imitando e proseguendo le tracce originali, “sebbene a chi voglia bene osservare la differenza non possa e non debba sfuggire”, mentre nei tre riquadri con cornici della parte superiore delle pareti si provvide ad abbassare il resto della decorazione mediante “macchie di colore”. Cottafavi riferisce inoltre della scelta di non ricoprire con stoffa le pareti, come nel caso della sala dei Marchesi, ma di mantenerne la decorazione a finti marmi seppure fosse “un po' barocca e forte la tinta di colore”. Operazioni di "manutenzione", come definite in ASoMn, Relazioni Restauro, MN 379 e MN 295, sono condotte rispettivamente nel 1986 e nel 1995 dalla Ditta Coffani di Mantova
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267674-9
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE