Santa Maria Maddalena penitente (parete sinistra)
dipinto murale
1663 - 1663
Villa Francesco (attribuito)
/ 1572
Bianchi Federico (1638 / 1719)
1638 / 1719
Personaggi: Santa Maria Maddalena
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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MISURE
Altezza: 640 cm
Larghezza: 516 cm
: 510 cm
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ATTRIBUZIONI
Villa Francesco (attribuito): esecutore delle quadrature
Bianchi Federico (1638 / 1719)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della Certosa delle Grazie
- INDIRIZZO viale Monumento, 4, Certosa Di Pavia (PV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE E' possibile la presenza di Giovanni Ghisolfi accanto a Federico Bianchi nella realizzazione degli affreschi di questa cappella, per le analogie nella resa dell'ambientazione. Ulteriori spunti possono essere rintracciati nella pittura di Carlo Francesco Nuvolone e di Antonio Busca, che il Bianchi sfrutta con abilità quasi a formare un repertorio delle novità disponibili nel panorama milanese all'inizio degli anni sessanta del Seicento. ||La parete sinistra e quella frontale raffigurano due episodi tratti dalla vita della santa dedicataria della cappella, Maria Maddalena, a cui i certosini erano particolarmente devoti. La scena sotto la finestra rappresenta lo sbarco a Marsiglia della Maddalena, accompagnata da un piccolo seguito. La leggenda, tramandata da Iacopo da Varagine, vuole infatti che la Santa, partendo da Efeso, sia stata costretta da malvagi persecutori dei cristiani a imbarcarsi insieme con la sorella Marta e la sua serva Marcella, il fratello Lazzaro, il beato Massimino e Celidonio cieco dalla nascita su una piccola nave sprovvista di timone, approdata miracolosamente sulla costa francese. La veduta di Marsiglia a destra è realizzata con grande precisione descrittiva: vi si scorgono le catene del porto, Fort St-Jean, la vecchia Cattedrale e il Vieux-Port. L'esattezza dello scorcio non impedisce tuttavia alla scena di assumere un'aria fiabesca.||Sulla parete sinistra, la santa è raffigurata in solitaria meditazione sul crocifisso, che stringe fra le mani, e sul teschio posto di fronte a lei. Non manca anche un altro attributo tipico della santa, il vaso di unguenti. Un vasto paesaggio si stende al di là della grotta in cui è collocata la Santa (si tratta della grotta di Saint Baume a Aix, dove la Maddalena trascorse gli ultimi decenni di vita in eremitaggio): dall'apertura a sinistra si vedono il mare solcato da navi, le rocce su cui crescono alberelli, una cascata che scende dal dirupo, un piccolo ponte da cui parte il sentiero che porta alla caverna. In alto, due angioletti scendono dal cielo reggendo un nastro con la scritta "Contrivisti capita draconum in aquis", da cui sporge un piccolo serpente. L'ambientazione a boscareccia rimanda alla decorazione del palazzo Arese Borromeo a Cesano e sembra preludere all'Arcadia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300702287-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale e Museo della Certosa di Pavia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
- ISCRIZIONI parete sinistra, fascia retta dagli angeli - Contrivisti capita draconum in aquis - a pennello - LAT
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0