Elia rapito in cielo sopra un carro di fuoco; l'Apparizione della Madonna a San Simone Stock; Sant'Alberto da Gualtiero Patriarca di Gerusalemme; Beato Battista Spagnoli

dipinto, 1931-1932

Vi sono rappresentati i personaggi di maggiore spicco dell'Ordine dei Carmelitani. Secondo la tradizione, questo ordine sarebbe stato fondato dal profeta Elia. Con l'avvento del cristianesimo essi avrebbero aderito, praticando sul monte Carmelo in Palestina, le forme più elette dell'ascetismo assieme al culto della Vergine. Vi sono così raffigurati: Il Profeta Elia rapito in cielo sopra un carro di fuoco, l'Apparizione della Madonna a San Simone Stock, nel catino, San Alberto Gualtiero Patriarca di Gerusalemme, meglio conosciuto come San'Antonio di Vercelli, che fu il primo legislatore dei Carmelitani, ed infine Beato Battista Spagnoli, mentre a partire dall'immagine di Elia scendendo sono affrescati, da ambedue i lati, angeli e stemmi dei Carmelitani. In basso all'effresco raffigurante Elia rapito in cielo sopra un carro di fuoco, a destra vi è la firma: "G. Tomè 4.8.1932". Nel catino dove è raffigurata l'Apparizione della Madonna a San Simone Stock, si legge in basso a destra: "G. Tomè 2.8.32". Nell'affresco raffigurante Sant'Alberto da Gualtiero patriarca di Gerusalemme si legge, in basso a destra, la firma dell'artista: "G. Tomè". Nell'afffresco di Beato Battista Spagnoli, in basso a destra è scritto: "G. Tomè 5.8.1932"

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Tomè Giuseppe (1887/ 1958)
  • LOCALIZZAZIONE Viadana (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le decorazioni della chiesa furono commissionate al pittore Giuseppe Tomè dalla fabbriceria di Santa Maria che si avvalse dei consigli del parrocchiano Mons. Giuseppe Boni (Viadana 2.10.1882 - Cremona 26.6.1951), in quel periodo segretario della commisione per l'Arte Sacra della diocesi di Cremona. Per le pitture a fresco il Tomè firmò un preventivo nell'aprile del 1931 per lire 38.500. Gli sarebbero state versate lire 20.000 entro il 1931, lire 9250 entro il 1932 e la stessa cifra entro la fine dell'anno successivo. In calce al contratto la rateizzazione dell'importo del primo anno. In seguito (lettera a firma di Mons. Boni da cremona) si ritenne che la spesa dovesse "oscillare" dal preventivo iniziale alla 61.000 lire. Per la stuccatura e l'indoratura della chiesa fu stipulato un contratto con Enrico Soregaroli, il 5 luglio 1932, per l'importo di lire 33.700 a firma dello stesso, del pittore G. Tomè e del parroco Don Vittorio Savi. Il pittore riprende qui il metodo di suddivisione del soffitto e delle pareti in scomparti rifacendosi alla migliore tradizione emiliana: la pittura e quadratura. Nella raffigurazione dei personaggi si vede invece l'influenza della linea fluenete della pittura sviluppatasi a cavallo del secolo, che in Italia ha preso il nome di Liberty; anche il cromatismo ed, in particolare, l'abbinamento con l'oro, richiama quella maniera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300140109
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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