allegoria della morte del soldato con personificazione della Vittoria

monumento ai caduti a colonne binate 1929 - 1929

Monumento a doppio binato di colonne, raccordate in basso da un dado supportato da gradini. Le colonne sono concluse in alto da una cornice dalle differenti sporgenze sagomate in cemento, la quale sostiene il coronamento apicale; esso è costituito da un piccolo piedistallo su cui poggia un elmetto in ferro. Sul fronte principale, all’altezza del dado, è ubicato un gruppo scultoreo in ferro, che rappresenta un catafalco con il corpo senza vita di un soldato sul quale si disperano la moglie, il figlioletto ed il padre. La scena è dominata da una Vittoria alata, panneggiata all’antica, che presenta con entrambe le mani una spada

  • OGGETTO monumento ai caduti a colonne binate
  • MATERIA E TECNICA CEMENTO
    FERRO
    GRANITO
    Marmo
    marmo rosa/ sagomatura
    Ottone
    PIETRA
    VETRO
  • MISURE Profondità: 340 cm
    Altezza: 650 cm
    Larghezza: 350 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE giardino
  • INDIRIZZO piazza don Mazzolari, Viadana (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra di Cicognara, località del comune mantovano di Viadana, presenta alcune difficoltà di interpretazione riguardo le numerose autorialità indicate sulla formella di ferro. Tale gruppo scultoreo, di recente realizzazione (1998), è probabilmente una riproposizione fedele della primitiva composizione del 1929 (forse rifusa per necessità belliche nel corso della seconda guerra mondiale). Nella parte sinistra frontale del catafalco si trova inciso il nome di Renato Rachelli, seguito dall'anno 1929; tale congiunzione tra nome e data fa presupporre che esso sia lo scultore originario dell'opera. Nell'angolo esterno sinistro della formella, dopo una serie di lettere sovrapposte, pressoché illeggibili, è indicata una fonderia milanese, attiva negli anni Venti, la Luigi Carnelli. Nell'estremo opposto si rintraccia invece una firma corsiva, da ricondurre all'intervento del 1998, di difficile e non certa interpretazione: forse L. Fabris (esiste una fonderia Fabris e F.lli Folla nel veronese, ma quella che appare sull’opera, sembra più propriamente una firma personale, piuttosto che l'indicazione di responsabilità di una ditta). Da ultimi, appaiono sul fondale del gruppo scultoreo, la data 1998 ed il nome Tinta Paracchin, ugualmente riportati in cima alla colonna posteriore destra, nel doppio binato di marmo rosa. Tale indicazione risulta di difficile interpretazione: se l'autrice è intervenuta nella scultura, non si comprende il motivo di una seconda firma in alto nel colonnato. Data l'incertezza delle diverse autorialità, si è preferito lasciare l'intero complesso di ambito anonimo, pur motivando i dubbi in questo spazio descrittivo. Inoltre, nel corso dell’ultimo dopoguerra, probabilmente entrola fine degli anni Cinquanta, l'elenco dei caduti della prima guerra mondiale venne integrato con l'aggiunta di quelli della seconda, iscritti sulle due lapidi inferiori laterali. Bibliografia: Monumenti ai mantovani caduti per la patria, Associazione nazionale combattenti e reduci. Federazione provinciale di Mantova, 2002, p. 66
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254181
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova Brescia e Cremona
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI fronte principale, lapide di granito sul basamento - CICOGNARA/ AI SUOI FIGLI/ GLORIOSAMENTE CADUTI/ PER LA PATRIA - capitale - A MATRICE -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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